Orario
Dal 27 febbraio al 1 luglio 2018
Domenica, martedì, mercoledì e giovedì ore 10.00 - 20.00
Venerdì e sabato ore 10.00 - 22.30
Lunedì chiuso
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura
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Il Palazzo delle Esposizioni non rientra nelle gratuità delle prime domeniche del mese
Indirizzo
Informazioni
Intero: € 10.00
Ridotto:
- € 8.00 per giovani under 27, adulti over 65, insegnanti in attività, appartenenti a gruppi convenzionati, gruppi di min 10 max 25 persone con prenotazione obbligatoria
- € 7.00 giornalisti con tessera dell’ordine in corso di validità
- € 6.00 giovani dai 7 agli 18 anni
- € 4.00 a studente per le scuole con prenotazione obbligatoria
Gratuito:
- bambini fino a 6 anni
- 1 accompagnatore per ogni gruppo prenotato
- 1 accompagnatore ogni 10 studenti
- disabile e accompagnatore
- invalido e accompagnatore
- guide turistiche Regione Lazio
- accompagnatori turistici Regione Lazio
- interpreti che accompagnano le guide
- possessori tessera ICOM e ICROM
Primo mercoledì del mese gratuito per gli under 30 (dalle ore 14.00 a chiusura)
Anche i possessori di Roma Pass possono accedere alla Mostra dall'ingresso senza file (settore dei biglietti prenotati).
Contatti
Descrizione
Cyborg, superuomini e cloni. Evoluzione o estinzione? Che cosa vuol dire essere un uomo o una donna oggi? E come sarà tra cent’anni? Nel frattempo la tecnologia fa passi da gigante. Dobbiamo continuare ad accettare che la nostra mente, il nostro corpo e la nostra vita quotidiana vengano modificati o esistono confini che non andrebbero superati?
La mostra HUMAN+. Il futuro della nostra specie esplora i potenziali percorsi futuri dell’umanità considerando le implicazioni delle tecnologie passate ed emergenti. Il simbolo “+” in Human+ comporta un orientamento positivo per il futuro della nostra specie. Ma qual è questo orientamento? Per gran parte del Novecento, il progresso è stato misurato in base all’incremento di velocità ed efficienza – maggiore rapidità significava più forza ed efficacia – ma tutto ciò ha avuto come effetto collaterale quello di renderci più grassi, più tristi e più stanchi. C’è bisogno di ridefinire il concetto di riuscita.
Il XXI secolo sarà caratterizzato dalla convergenza di settori come la biotecnologia, la robotica e l’intelligenza artificiale. Manipolazione di processi biologici, controllo di apparati meccanici e digitali, creazione di un’intelligenza non biologica al di sopra e al di là della comprensione umana: questi progressi sollevano interrogativi di natura etica sull’appropriazione della vita e l’alterazione dell’io. Le forze convergenti di queste e altre correnti ci porteranno in luoghi nuovi e sconosciuti.
Dalle provocazioni sottili ai grandi gesti, le opere in mostra ragionano sul modo in cui questi cambiamenti possono essere adottati e assimilati. Il valore della speculazione, infatti, non sta nella previsione ma nella riflessione. Per che cosa stiamo lottando?
Consapevolmente o meno, stiamo disegnando il nostro futuro, e ogni disciplina avrà un ruolo in questo processo. In mostra artisti, designer e scienziati ipotizzano e immaginano molti futuri possibili. Ora tocca a voi.
A cura di Cathrine Kramer