060608


Roma Capitale
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Data: da 24/05/16 a 04/09/16

Orario

Dal 24 maggio al 4 settembre 2016
Lun-dom ore 10.00 - 21.00

Agosto
Lun-dom ore 16.00-21.00

La biglietteria chiude sempre un’ora prima

Aperture straordinarie
La mostra è visitabile anche 2 Giugno, 29 Giugno, 15 agosto

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via di Montecatini, 17
Zona: Rione Colonna (Pantheon-Montecitorio-Barberini) (Roma centro)

Informazioni

Intero: € 12,00
Ridotto: € 8,00
valido per giovani fino a 26 anni, adulti oltre i 65 anni, forze dell’ordine e militari con tessera, studenti universitari con libretto, giornalisti con tessera, titolari di apposite convenzioni.

RIDOTTO GRUPPI: € 8,00 (minimo 10 – massimo 25 partecipanti)

RIDOTTO SCUOLE: € 5,00 per alunno

RIDOTTO SPECIALE: € 6,00
valido per adulti oltre i 65 anni il primo martedì del mese dalle ore 16.00, per studenti universitari con libretto il primo mercoledì del mese dalle ore 16.00

BIGLIETTO FAMIGLIA
2 adulti + 1 bambino fino ai 14 anni compiuti € 26,00
2 adulti + 2 bambini fino ai 14 anni compiuti € 32,00
2 adulti + 3 bambini fino ai 14 anni compiuti € 38,00

BIGLIETTO OPEN € 13,00
biglietto senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra in vendita solo in biglietteria.

BIGLIETTO GRATUITO
valido per Amici del Museo, bambini sotto i 6 anni, visitatori diversamente abili (incluso 1 accompagnatore), 1 accompagnatore per ciascun gruppo prenotato, 2 docenti accompagnatori per ciascuna scolaresca, membri ICOM, Guide Turistiche Regione Lazio con patentino ( si concede un solo ingresso), possessori coupon omaggio.

NOTA: le offerte di biglietteria non sono cumulabili
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VISITE GUIDATE
Gruppi € 100,00 (Italiano, inglese, francese, spagnolo)
Individuali € 5,00 a persona.
Per prenotare 346 0865728 (lun-ven 9-15; sab 9-12) oppure eduroma@senzatitolo.net

L’attività si svolge nei seguenti giorni:
Giovedì 2 giugno ore 18.30
Domenica 19 giugno ore 17.00
Giovedì 30 giugno ore 18.30
Domenica 17 luglio ore 17.00
Giovedì 28 luglio ore 18.30
Domenica 14 agosto ore 17.00
Giovedì 25 agosto ore 18.30
Domenica 4 settembre ore 17.00

Sono disponibili laboratori gratuiti ed attività educative per giovani e studenti, le scuole possono contattare:

studynow@warcapitalismandliberty.org

Per ulteriori informazioni:
info@warcapitalismandliberty.org

Contatti

Descrizione

Esposizione dedicata all'artista noto come Banksy, considerato oggi il massimo esponente della street-art a livello internazionale.

Si tratta di un corpus di circa 150 opere (incluse 50 copertine di dischi) tra sculture, stencils e così via, tutte rigorosamente di collezionisti privati e, dunque, assolutamente non sottratte alla strada. La mostra è unica nel suo genere anche per i temi che tratta – guerra, capitalismo e libertà – che sembrano essere le fonti primarie di ispirazione dell’arte di Banksy, connotata da una forte componente di denuncia sociale, nonché i temi più attuali ed urgenti che caratterizzano il nostro presente.

La mostra, ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, è curata da Stefano Antonelli, Francesca Mezzano & Acoris Andipa.

È una mostra no-profit, caratterizzata da una forte componente didattica destinata alle scuole.

Nella mostra viene messa in luce la sua visione artistica di fronte agli avvenimenti sociali e politici internazionali, dalla serigrafia di alcune scimmie che dichiarano ‘Laugh Now But One Day I’ll Be in Charge’ (Ridete adesso ma un giorno saremo noi a comandare), passando per l’agghiacciante immagine di ‘Kids on Guns’.

Banksy è una delle figure più discusse, dibattute e acclamate dei nostri tempi, il suo anonimato ha catturato l’attenzione del pubblico internazionale già dalla fine degli anni Novanta. È un artista urbano che utilizza una vasta gamma di supporti, dalla pittura su tela, alle serigrafie e sculture, alle grandi installazioni, creando delle scenografie animate in cui ha coinvolto, occasionalmente, anche animali viventi. I suoi lavori sono caratterizzati da umorismo e umanità, intendono dare voce alle masse e a chi, altrimenti, non sarebbe ascoltato da nessuno. Un esempio è il suo recente commento alla crisi dei rifugiati: un grande stencil fuori l’ambasciata francese di Londra. Il suo anonimato e il suo rifiuto a conformarsi spiegano la difficoltà a inquadrare e definire un artista di tale portata; proprio per questo, non è mai stata esposta all’interno di un museo privato, una rassegna delle sue opere.

Anche se l’artista mantiene il pieno anonimato, si pensa che Banksy sia nato a Bristol nel 1974. Partendo dalla scena metropolitana della città inglese, l’artista, per necessità di creare opere di grandi dimensioni in poco tempo, ha unito il graffiti writing allo stencil, creando il suo stile che lo distingue da chiunque altro.

Nei suoi lavori, dai murales alla scultura all’installazione, Banksy esprime un commento satirico, sociale e politico giocando e traendo spunto dal contesto nel quale si trovano le sue opere.

La prima mostra dell’artista si è tenuta a Bristol nel 2000 al Severn Shed. Nel 2002, Banksy ha esposto alla 33 1/3 Gallery di Los Angeles e l’anno seguente è stato incaricato di disegnare due copertine all’album Think Tank dei Blur. Il lavoro di Banksy si espande a livello internazionale: lungo la striscia di Gaza, sul versante palestinese, ha dipinto nove immagini. Nell’estate 2009 si “è impossessato” del Bristol Museum & Art Gallery con una mostra che ha attratto oltre 300.000 visitatori. L’artista ha inoltre realizzato un film documentario “Exit Through The Gift Shop”, ottenendo una nomination agli Oscar. Ad oggi, nessuna galleria rappresenta in maniera esclusiva Banksy.

Il 2015 ha visto l’apertura di DISMALAND: un grande parco a tema da lui rinominato ‘Bemusement Park’, il contrario del parco divertimenti, dove visitatori di ogni età e provenienza sono stati accolti da uno staff depresso e poco collaborativo. All’interno del parco una mostra, curate dallo stesso Banksy, ha riunito artisti di grande rilievo, tra cui Damien Hirst e Axel Void.

Nello scorso dicembre Banksy ha poi deciso di trasferire le strutture di Dismaland a Calais per ospitare i rifugiati. In questa occasione ha prodotto una serie di murales, tra cui ‘The Son of a Migrant from Syria’ (‘Il Figlio di un Emigrante dalla Siria’) che raffigura cinicamente Steve Jobs.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 07/06/16 09:14