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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » Eclettiche armonie. Percorsi figurativi tra rinnovamenti inizio secolo e nuove frontiere del realismo al tempo della Costituzione
Data: da 19/02/18 a 16/03/18

Orario

Dal 19 febbraio al 16 marzo 2018
Lun-mer ore 10.00-12.30 / 14.00-18.00
Gio-ven ore 10.00-18.00
Chiuso sabato e domenica

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via della Dogana Vecchia, 29
Zona: Rione S. Eustachio (Senato-Corso Rinascimento) (Roma centro)
Presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: +39 06 70306078

Descrizione

Progettata e curata da Marco Moretti sotto il patrocinio del Senato della Repubblica e del Museo Soffici di Poggio a Caiano con l'organizzazione della Lotti Art di Como, la mostra riguarda l'esposizione di 55 opere tra dipinti, incisioni e disegni.

Ventisei gli artisti rappresentati, attraverso i quali viene documentato con l'ausilio bibliografico di libri e riviste un percorso figurativo che, iniziato tra estetiche simboliste e la rinascita culturale avviata a Firenze nel 1903, si è snodato attraverso il periodo fra le due guerre fino alla nascita della Repubblica e della Costituzione.

La prima sezione è dedicata alla "nascita della modernità", con l'avvento di "Leonardo", rivista d'idee fondata a Firenze dal ventiduenne Giovanni Papini e graficamente caratterizzata dall'opera incisa di Adolfo De Carolis, Armando Spadini, Giovanni Costetti e Ardengo Soffici che, ancora a Parigi, fornì il suo apporto come scrittore e incisore alla terza e ultima serie della testata.

La seconda sezione prende spunto dall'interesse moderno scaturito a Firenze per l'incisione grazie all'attività didattica dell'umbro Celestino Celestini. Oltre ad essere ottimo incisore, per la sua capacità d'insegnamento e doti umane Celestini portò la scuola a una fioritura di talenti come Ottone Rosai, Betto Lotti, Francesco Chiappelli, Ferruccio Pasqui.

La terza sezione documenta il ritorno all'ordine della forma iniziato nel 1918 dalla rivista romana "Valori Plastici" di Mario Broglio. La sezione annovera venti dipinti di artisti, tra cui Felice Carena, Betto Lotti, Ottone Rosai, Giovanni Colacicchi, Ardengo Soffici, Lorenzo Viani, che con la loro eterogenea attività di pittori e scrittori vivacizzarono la Firenze degli anni tra le due guerre, mantenendola a ruolo di baricentro culturale tra Roma e Milano. Nella capitale fiorì il cenacolo artistico della "Scuola romana" animata da Mario Mafai e dalla moglie Antonietta Raphael. A Milano era attivo il gruppo Novecento, rappresentato in mostra da un paesaggio di Arturo Tosi e da un ritratto di Mario Sironi fatto allo scultore Giacomo Manzù.

La quarta sezione conclude la mostra con dipinti di Renato Guttuso, Armando Pizzinato, Betto Lotti, Fernando Farulli, Alvaro Cartei, Raffaele Leomporri riguardanti la tematica del lavoro, omaggio al 70° anno dell'entrata in vigore della Costituzione. Nei primi anni del dopoguerra, con le libere circolazioni delle idee molti giovani artisti sperimentarono nuove interpretazioni figurative derivate dal cosiddetto neo cubismo picassiano. Attraverso la loro opera, maturata dopo il 1948 nella linea dettata del P.C.I ispirata al realismo sociale, venne virtualmente documentato il lavoro dei milioni d'italiani che si erano rimboccati le maniche per restituire a se stessi e al paese la dignità materiale e morale umiliate dalla guerra. Lavoro contemplato come fede laica e religiosa insieme, idealizzato con una ruota dentata nell'emblema della Repubblica e sancito come fondamento di progresso dal primo articolo della Costituzione.

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Data di ultima verifica: 15/02/18 16:23