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Data: da 05/07/16 a 31/07/16

Orario

Dal 5 al 31 luglio 2016
Lun-gio ore 9.30-19.30
Ven-sab ore  9.30-22.00
Dom ore 9.30-20.30

Ultimo ingresso 45 minuti prima

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Descrizione

Rifiuti in plastica, tappi di bottiglia e lattine schiacciate diventano opere tutte da scoprire, firmate dall’artista Fabio Ferrone Viola, che fa del riciclo la propria fonte di ispirazione.

Le trenta opere proposte sono state realizzate assemblando lattine e materiali di scarto, e trasformando i rifiuti in risorsa. L’artista invita con le sue creazioni a una conversione ecologica globale. In forte contrapposizione con la cultura “usa e getta”, il percorso espositivo si snoda attorno al concetto di recupero, che diventa denuncia contro il circolo vizioso del consumismo. Le lattine scartate e raccolte dall’artista agli angoli delle strade, manipolate e “nobilitate” dall’interpretazione creativa, acquistano così nuovi sorprendenti significati e diventano portavoce di un contenuto sociale allargato.

Il crushismo nasce quindi con l’intento di sensibilizzare a una maggiore cura dell’ambiente attraverso un percorso nato nel 2000, quando l’artista comincia a usare le lattine di soft-drink dando una risposta personale al pensiero consumistico globale. Prendono così forma artistica svariati tipi di materiali: non solo lattine ma anche scatole e tappi di plastica, cassette di legno e pezzi di oggetti smontati, pc, residui di schede madri e i più disparati materiali di scarto, facendo di questa mission il fil rouge di tutta la sua ricerca.
Un’arte, quella di Ferrone Viola, che evade da schemi preesistenti per farsi voce di un grande impegno nell’ambito delle politiche green attraverso una nuova espressione compositiva.

La mostra curata da Paola Valori è accompagnata da un catalogo edito da Gangemi Editore che presenta un testo critico di Vittorio Sgarbi, personalità eclettica e dirompente in perfetta linea con il pensiero e le opere anticonformiste e sopra le righe di Fabio Ferrone Viola.

Per l’occasione, a dare un ulteriore contributo all’aspetto comunicativo e divulgativo della mostra, un monitor racconta con immagini shock i danni prodotti dall’inquinamento, attraverso scatti fotografici realizzati dagli allievi della Rufa (Rome University of Fine Arts) che ritraggono Roma e dintorni.

La mostra, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, promossa dall’Associazione Michele Valori, in collaborazione con Micro Arti Visive, vede come media partner Inside Art, come partner la Rome University of fine Art (Rufa) e come sponsor tecnici Casale del Giglio e Oasi Valle Noce. La mostra è organizzata col supporto di Anidan. Il catalogo è edito da Gangemi Editore.

Nota biografica
Fabio Ferrone Viola nasce a Roma nel 1966, collezionista e appassionato di arte contemporanea. Sin da bambino segue il padre per le trasferte negli Stati Uniti. È la fine degli anni ’70 e Fabio rimane affascinato dalle luci, dai colori, dalla cultura americana tanto che resterà impressa per sempre nella sua memoria fino a influenzare molta parte del suo lavoro. Dopo aver concluso gli studi, viaggia molto in Italia e all’estero grazie alla sua attività di creativo, di stilista e responsabile di produzione, occupazione che lascia definitivamente nel 2006 per dedicarsi a tempo pieno all’arte. Le sue opere raccontano le esperienze e passioni ma anche i sentimenti di insofferenza rispetto all’avanzare del degrado ambientale.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 28/06/16 11:51