Orario
domenica 22 maggio e domenica 5 giugno 2016
Visita guidata in italiano ore 10.00
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Costo: € 5,50
Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti disponibili
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Descrizione
L'apertura delle catacombe ebraiche di Vigna Randanini si inserisce nella manifestazione Le vie del Giubileo: venti percorsi culturali a Roma per venti secoli di storia, arti e religioni, un'iniziativa ideata dal MIBACT con il patrocinio del Giubileo Straordinario della Misericordia.
Il sito, scavato nel fianco di una collina, è la seconda catacomba ebraica di Roma e fu casualmente ritrovata nel 1859.
Le gallerie che si snodano sotto la collina si sviluppano per un'area di circa 18.000 metri quadrati e raggiungono una lunghezza totale di circa 720 metri, di cui solo 450 sono agevolmente percorribili.
Dall’altezza dei due lucernari si valuta che la catacomba si sviluppi ad una profondità di circa 10 metri e su due livelli.
Ha una pianta fortemente irregolare, articolata in zone distinte, apparentemente raccordate senza un piano unitario: si possono infatti riconoscere nuclei differentemente caratterizzati, per i quali è possibile immaginare origini differenti e acquisizioni successive, dovute all’ampliarsi dei bisogni della comunità ebraica romana.
La datazione della catacomba si colloca abitualmente tra il II ed il IV secolo d. C.
Il sito è unico nel panorama mediterraneo per lo stato di conservazione e per la presenza di numerose decorazioni pittoriche di soggetti quanto mai vari, relativi sia alla tradizione pagana che a quella ebraica, per la caratterizzazione di intere regioni del sepolcreto a kôkhim (le tipiche sepolture ebraiche scavate in senso normale rispetto alla direzione delle gallerie) e per il gran numero di iscrizioni (molte ancora in sito) che ha restituito. Durante la realizzazione del complesso inoltre, che venne con ogni probabilità eseguito a più riprese, furono realizzati diversi cubicula (cappelle private) di famiglie o gruppi con specifici programmi decorativi ed in particolare e’ stata intercettata un’area sepolcrale ipogea di carattere privato, che comprendeva un cubicolo doppio, riccamente dipinto secondo lo stile lineare proprio del primo trentennio del III secolo.
Particolarmente interessante è la decorazione delle volte, che sviluppano una complessa partitura geometrica a partire da un clipeo centrale figurato. Un rinvenimento straordinario, in quanto si tratta di soggetto figurati, presenti nell’iconografia pagana, che farebbero pensare (ma non e’ stato ancora accertato con chiarezza) ad un possibile riutilizzo da parte ebraica di un precedente cubicolo pagano.