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Data: 13/12/18

Orario

Giovedì 13 dicembre 2018, ore 17 (Sala Macchia)

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via del Castro Pretorio, 105
Zona: Rione Castro Pretorio (Porta Pia) (Roma centro)

Informazioni

Contatti

Telefono: 06 49891

Descrizione

La Biblioteca nazionale centrale di Roma, in collaborazione con il Premio nazionale Elio Pagliarani,  presenta l'installazione/performance Terrae motus di Fabio Orecchini, vincitore del Premio Pagliarani 2018 per la sezione Innovazione.
Terrae motus è opera corale nata da uno studio dell'autore dello scenario postsismico dell'Aquila. Un processo di ricontaminazione e riscrittura continuo che, procedendo per fallimenti e mantra asemici, ha dato voce-traccia a fratture, ricomposizioni, tessiture e sommovimenti.
Un'installazione in fieri che continuamente si riaggrega in forme differenti nutrendosi delle Relazioni intercorse tra gli artisti che l'hanno plasmata - ridefinendosi -, con gli ambienti in cui si è insediata e con tutte le persone che l'hanno attraversata ed esperita.
Spazio installativo immaginato come un universo ctonio, popolato da corpi disabitati, muti come radiografie di bocche - fossili del dire - cartografie inesatte di un abbandono annunciato; l'opera è una traccia fresca, recente, una crisi di presenza, "c'è qualcuno?". Semivivo tra pareti Tiresia o Dépeupleur a lasciar traccia, come un tramite tremante oltre il confine della lettera, <<a cardio/sismo/grafare gli ipocentri dell’impronunciato, lì, proprio lì, dove ogni traccia di voce viene a mancare>>*; o divina necessità Ananke a trascrivere un mantra terrestre, ricucire la frattura del sisma che è ovunque, le faglie aperte nella gola, si aprono ancora, tra muri e memorie, le voci in quelle crepe, urla vecchie di giorni.
Allegoria dell'odierno luogo "comune", il nostro tempo, che non dà scampo, e come un forcipe attrae_sottrae vita, verità e vita.
*corsivo di Tommaso Ottonieri

Saluti
Andrea De Pasquale
Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma
Introduce
Cetta Petrollo Pagliarani
Fabio Orecchini
TERRAEMOTUS | poesia/installazione/performance
CURA,INSTALLAZIONE E TESTO | fabio orecchini
PERFORMANCE  |  fabio orecchini   kate louise samuels
PAESAGGI SONORI  |  pane
VIDEO/VISUALS  |  marco vitale   jacopo gandolfi   fabio orecchini  koreman
Fabio Orecchini (Roma,1981) realizza opere che attraversano diversi ambiti e media artistici rivolgendo la sua attenzione alle dinamiche linguistiche e culturali di incorporazione e controllo dell'immaginario. Ha presentato i suoi lavori nei maggiori Festival italiani di poesia e nei Musei d'arte contemporanea Ex G.I.L di Campobasso, Sotterranei del Palazzetto dei Nobili de L’Aquila e MAXXI di Roma. Ha partecipato ad alcune collettive tra cui “Lungo il confine (Teatro Lux, Pisa), Il corpo del Rialto (Rialto, Roma),  Forme e Transforme (Archimuseo Accattino, Ivrea). Nel 2014 ha pubblicato per i tipi di Luca Sossella Editore l’opera testuale e verbosonora Dismissione (post-fazione di Gabriele Frasca) in collaborazione con il progetto musicale Pane. Del 2016 l'installazione testuale ed artistica TerraeMotus (Premio Pagliarani 2018), con il libro d'arte Per Os (nota di Tommaso Ottonieri) pubblicato nel mese di novembre 2016 per le edizioni Sigismundus. Collabora con la rivista Argo -per la quale ha curato la raccolta Calpestare l’oblio (Cattedrale, 2010) e la prima traduzione italiana di After Lorca di Jack Spicer (Gwynplaine, 2018)- e con l'Art Factory Rialto Occupato di Roma per la quale organizza mostre ed installazioni d'arte contemporanea.

 

Parole chiave

Data di ultima verifica: 10/12/18 15:46