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Data: da 25/02/23 a 31/03/23

Orario

Dal 25 febbraio al 31 marzo 2023
date e orari in descrizione

Informazioni

Modalità di partecipazione: Prenotazione consigliata

Contatti

Descrizione

Una serie di eventi, a ingresso gratuito, che coinvolge il pubblico intorno ai temi della spiritualità, ed è ospitata in sedi di particolare interesse storico, artistico e architettonico.
Musica, architettura, fotografia, arte, teatro, danza, scienza, rendono ogni performance un’esperienza immersiva, esprimendo la vocazione multidisciplinare e interculturale del festival. Molte lingue, attuali o antichissime, condividono un terreno comune, dove tradizioni e culture diverse s’incontrano per arricchirsi reciprocamente.

25 febbraio ore 18.30 - San Carlo alle Quattro Fontane - Via del Quirinale, 23
Architettura: musica congelata
Interazioni tra spazio architettonico e composizione musicale nel barocco romano.
Luca Ribichini, docente di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma
Luigi Polsini, Viola da gamba e Canto armonico
Lorenzo Sabene, Tiorba e Chitarra barocca
Le relazioni tra musica e architettura sono molteplici, sebbene la prima si attui nel dominio del tempo, la seconda in quello dello spazio. Entrambe si organizzano in strutture formali codificate: un rigore che tuttavia lascia spazio all'estro e alla creatività dell'architetto e del compositore. Lo spazio architettonico è anche un manufatto acustico, soprattutto nelle chiese del barocco romano, dove le liturgie erano corredate da un ricco e variegato mondo sonoro, dalla policoralità al virtuosismo strumentale. La relazione tra spazio, liturgia, musica era tanto stretta da condizionare la natura delle composizioni stesse, spesso dettate dalle risonanze dell'edificio sacro, o dalla disposizione delle cantorie. L'evento si apre con una singolare performance di canto armonico dello specialista Luigi Polsini, che svelerà in chiave esperienziale l'architettura interna del fenomeno che conosciamo come suono. Il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente alla performance, producendo collettivamente il suono fondamentale da cui si muoverà il canto armonico. Gli interventi dell’architetto Luca Ribichini si inseriranno nel percorso d’ascolto proposto dal liutista Lorenzo Sabene e dal gambista e cantore Luigi Polsini. In programma musiche di Johann Jeronimous Kapsberger, Ferdinando Valdambrini, Francesco Corbetta, Lelio Colista, Gaspar Sanz.
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

5 marzo ore 19.30 - S. Maria in Cappella - Via Pietro Peretti, 6
Musica, il respiro del tempo

Dialogo tra musica 3D, fotografia e fisica teorica. Uno spettacolo olistico sulle identità del tempo.
Stefano Sabene, performer del Traverse consort (Flauti traversi rinascimentali), fotografo
Paolo Modugno, ingegnere del suono
Giovanni Mirarchi, fisico teorico
Un metronomo al centro della chiesa: così inizia il viaggio esperienziale sulle diverse identità del tempo di questo programma. Un musicista e un fisico teorico accompagnano il pubblico in questo viaggio ideale tra Krónos – lo scorrere implacabile del tempo che scandisce la nostra esistenza – e Kairós, il momento giusto, quello nel quale avviene l’evento che decide una fase della nostra vita, o la cambia per sempre. L’installazione sonora esplora il tempo da una prospettiva uditiva: senza il tempo non c’è musica e questa è un’arte performativa che per definizione non può prescindere dal tempo per attuarsi. Ma quale tempo? L’installazione vive di materiali sonori campionati in diversi tempi, eppure tutti presenti nella performance live, che prende vita in una veste 3D. La fisica teorica esplora la natura del tempo nella sua relazione con lo spazio: un approccio che dalle scoperte di Albert Einstein a oggi ha rivelato realtà spesso distanti dalla nostra percezione del fenomeno. Anche la fotografia, che ha nel tempo d’esposizione un’ulteriore manifestazione di questa grandezza, concorre all'indagine condotta attraverso l'installazione sonora, l'arte figurativa e la fisica teorica. Le immagini fotografiche sono state realizzate  su un treno ad alta velocità, con tempi vicini al millesimo di secondo, e si contrappongono a immagini realizzate con tempi lunghissimi d’esposizione, evidenziando l'incidenza del tempo nella creazione dell’immagine. Il dialogo tra le diverse componenti dà così vita a un'esperienza olistica, multisensoriale, che apre a ulteriori sviluppi di questo progetto artistico  "work in progress".
Programma musicale: Anonimo (IV sec. a.C.) Inno di Seikilos; Diego Ortiz: Recercada primera; Josquin Desprez: La Spagna; Michael Praetorius: Canario; Giovanni Pierluigi da Palestrina: Improperium; Diego Ortiz: Recercada segunda; Girolamo Frescobaldi: Capriccio sul Cucho; Adrian Willaert: Vecchie letrose.
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

11 marzo ore 19.30 - S. Maria in Cappella - Via Pietro Peretti, 6
Io chi sono? in viaggio con Franco Battiato

Docufilm di Lino Pinna, preceduto da un incontro con l’autore
Conduce Stefano Sabene - Intervengono Lino Pinna, autore e regista del docufilm; Mizio Vilardi, cantautore
Il docufilm si muove nelle direttrici del tema proposto da quest'edizione del festival Spiritualia: il viaggio, la ricerca spirituale, il suono e la musica: tutte realtà che il grande artista siciliano ha vissuto con grande intensità e rigore. La proiezione, presentata per la prima volta a Roma, sarà preceduta da una conversazione con il regista, che è anche autore dei testi e delle musiche. Parteciperà alla conversazione, interpretando con alcune sue canzoni dal vivo, il cantautore Mizio Vilardi. La chiave narrativa su cui poggia il docufilm sono i quattro punti cardinali: Nord, Oriente, Occidente e Sud. Durante la sua vita, Franco Battiato ha viaggiato metaforicamente verso quattro direzioni. NORD: luogo verso cui è partito da ragazzo per emanciparsi dalle sue origini siciliane; da qui l’esordio artistico milanese e il periodo delle prime canzoni anni '60, fino alla sperimentazione degli anni ’70. ORIENTE: punto fondamentale per la sua formazione umana e per la ricerca spirituale ispirata ai maestri indiani, alla mistica cristiana e islamica. OCCIDENTE: momento della vita in cui si serve di razionalità e pragmatismo per diffondere e divulgare alle masse i contenuti spirituali attraverso il linguaggio semplice e immediato della canzone. SUD: luogo del ritorno alle radici, alla contemplazione della natura nella sua terra d'origine, la Sicilia. Rappresenta inoltre l’ultima parte della sua vita, la preparazione alla morte intesa come abbandono del corpo materiale e del trapasso verso la dimensione divina. Nel docufilm è Battiato stesso che parla in prima persona attraverso la voce di due attori, scenicamente avvolti in un'atmosfera rarefatta che simboleggia l’aldilà (UOMO: Nord e Occidente, DONNA: Oriente e Sud). Come Franco Battiato, ciascuno ha dentro di sé una parte maschile e una femminile, una parte razionale e una intuitiva. Le direzioni del meraviglioso viaggio della vita sembrerebbero essere solo quattro, all’inizio, ma in realtà sono sei: ci sono anche l’Alto e il basso. E dipende sempre dall’uomo vedere anche l’Alto e il basso. Il film è integrato da interviste e inserti di alcuni collaboratori di Battiato, tra cui Filippo Destrieri, suo tastierista storico, e Gianfranco D'Adda, batterista e percussionista.
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

12 marzo ore 19.30 - S. Maria in Cappella - Via Pietro Peretti, 6
Come un fiume d’acque celesti

Storie, immagini, musica sulle orme di S. Francesca Romana
Progetto a cura di Stefano Sabene e Massimiliano Floridi
Con la partecipazione degli anziani dell’Ospitale S. Francesca Romana
Fotografie di Sofia Iacobini, Federica Sarto
Supervisione al progetto fotografico e curatela della mostra "Come un fiume d'acque celesti": Patrizia Genovesi
Conduce Massimiliano Floridi
Musiche di Autori Vari dal ‘400 all’800 eseguite da
Luigi Polsini, Viola da gamba
Stefano Sabene, Traversiere
Franco Todde, Chitarra romantica
Storie raccontate dalla viva voce dei protagonisti nello stesso sito ove iniziò e che tuttora continua l’opera di S. Francesca Romana. Proprio in questa antichissima chiesa nel cuore di Trastevere, Francesca iniziò la sua opera volgendosi agli ultimi, i poveri, gli ammalati, alle persone ai margini della società, di cui nessuno si prendeva cura. Canonizzata nel 1608 da Paolo V con la bolla Caelestis aquae flumen (da qui il titolo), si vuole rendere omaggio a questa grande donna con una performance che mette al centro della scena, per una volta, proprio gli ultimi. Tramite le loro voci si entrerà nel vivo della carne piagata dalla solitudine, dalla malattia, dalla povertà. La musica sarà per una volta lontana dal centro della scena, e, provenendo da diversi punti della chiesa, farà da contrappunto all’avvicendarsi dei racconti. Il progetto fotografico, coordinato da Patrizia Genovesi, farà da corollario alla performance, e darà vita alla mostra fotografica “Come un fiume d’acque celesti”.
Ingresso gratuito. gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

18 marzo ore 18.00 - S. Maria dell’Orto - Via Anicia, 10
La cetra di Davide

I Salmi in musica, dalle cantillazioni in ebraico alla polifonia romana. Per attore, voce recitante ed ensemble "a Cappella"
Ensemble Opera Omnia
Paola Alonzi, Cantus
Micaela Parrilla, Altus
Marco Ciardo, Tenor
Franco Todde, Tenor
Stefano Sabene, Bassus e Direzione
Olek Mincer, Cantillazione in ebraico e Recitazione
La destinazione dei Salmi, raccolta di 150 composizioni dell’omonimo libro biblico, era per gli ebrei il canto monodico o corale accompagnato da strumenti, tra i quali il salterio (questo strumento è sinonimo di salmi) e la cetra, strumento suonato dal re Davide, cui le composizioni sono attribuite. Nel I Libro delle Cronache esiste una descrizione quasi fotografica della prassi esecutiva, dove "Davide e tutto Israele cantavano a gran voce suonando cetre, salteri, cimbali e corni”. In questo programma vengono eseguiti alcuni versetti in lingua originale nella prassi ebraica della cantillazione, mentre l'Ensemble Opera Omnia presenta la grande produzione polifonica del rinascimento e del barocco sui medesimi testi. La recitazione completa il percorso dedicato al libro forse più amato della Bibbia. Il concerto vuole mettere in evidenza la profondità del rapporto tra il credente e Dio, che ha fornito con i Salmi le parole stesse con cui Egli desidera entrare in relazione con l'uomo nella preghiera personale e comunitaria. In programma musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Cristobàl de Morales, Tomàs Luìs de Victoria, Giuseppe Ottavio Pitoni.
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

25 marzo ore 19.30 - Fondazione S. Francesca Romana - Via Pietro Peretti, 6
Dammi il dono del fuoco

Azione scenica su musiche e testi di Hildegard von Bingen. Per danzatrice, attrice, soprano, baritono e strumenti medievali
Progetto artistico di Stefano Sabene - Testi a cura di Chiara Bellaveglia - Azione coreutica e costumi a cura di Sabina Domanico
Artisti
Chiara Bellaveglia (Hildegard), voce recitante
Sabina Domanico (Visione), danzatrice
Ensemble Opera Omnia
Serena Lanzalonga, Voce
Luigi Polsini, Viella / Ribeca / Salterio
Lorenzo Sabene, Liuto medievale
Stefano Sabene, Voce / Traversa medievale / Percussioni
L’azione scenica si basa su musiche e testi di Hildegard von Bingen (1098-1179), mistica, teologa, musicista, figura tra le più pregnanti del medio evo. Le melodie originano dalle visioni che la santa riceve interiormente, in uno stato psico-fisico perfettamente vigile. La mistica ascolta, e poi riporta in notazione musicale quanto udito. Le musiche di Hildegard, autrice anche dei testi, sono concepite per la vita liturgica nei monasteri di cui era badessa, e hanno una natura originalissima, per non dire straordinaria, relativamente ai canoni dell’epoca, quanto a estensione vocale e dilatazione dei melismi, spinti talvolta ai limiti dell’eseguibilità. La selezione dei brani, effettuata su un corpus assai cospicuo di composizioni, è stata condotta in chiave narrativa espressamente per quest’azione scenica, presentata in prima esecuzione assoluta in occasione del festival Spiritualia. I testi sono stati curati dalla medievista Chiara Bellaveglia, che riveste anche il ruolo di voce recitante. La coreutica, curata da Sabina Domanico, rappresenta lo sviluppo dinamico della visione, originando un flusso espressivo che insieme alla musica converge sui testi selezionati, esaltando la ricchezza e la potenza delle immagini evocate e sposandone la portata spirituale. L’Ensemble Opera Omnia, in assetto vocale e strumentale, realizza l’apparato sonoro sul quale l’azione si dipana, in una veste filologica quanto al parco strumenti utilizzato e alla prassi esecutiva su basi storiche.
Programma musicale: Hildegard von Bingen, da “Symphonia harmoniae caelestium revelationum”: O vis eternitatis, Karitas habundat, Vos flores rosarum, O pulcre facies, O pastor animarum, O frondens virga, Spiritus Sanctus vivificans
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

28 marzo dalle ore 17.00 alle ore 20.00 - Fondazione S. Francesca Romana - Via Pietro Peretti, 6
Quando viene la sera

Performance e installazione di Anahi Mariotti
A cura di Roberta Melasecca
Inaugurazione e presentazione al pubblico dell'installazione "Quando viene la sera", frutto della performance dell'artista Anahi Mariotti, realizzata interagendo con gli anziani e i volontari che se ne prendono cura, spaziando nell'ambiente circostante, il rione di Trastevere, il fiume. Una creazione singolare e coinvolgente, presentata al pubblico in questo evento che porta a compimento il percorso iniziato con il progetto e la mostra fotografica "Come un fiume d'acque celesti", e si concentra sul cuore, sede dei sentimenti, degli affetti, delle pulsioni. Dell'esperienza, vissuta in chiave emozionale e performativa, l'artista lascia una traccia tangibile e irripetibile, rielaborando tracciati cardiaci, disegni, appunti, frammenti audio, dando vita all'installazione che porta l'osservatore a entrare in empatia con un mondo di stimoli sensoriali e affettivi. Curato da Roberta Melasecca, il progetto dell'artista Anahi Mariotti si struttura in due fasi: un primo momento performativo e un secondo installativo-espositivo. Nel corso di un tempo di 24 ore l’artista registra tramite un Holter cardiaco le prestazioni del suo cuore: a sovrapporsi al ritmo del tempo c’è sempre il ritmo del nostro cuore, il ritmo del pulsare delle vene, della respirazione. Il tempo, le ore che passano, 24h. Il cuore, il battito cardiaco, le pulsazioni. Quanto incide ciò che accade fuori da noi sul nostro corpo? Può una conversazione, una situazione, un pensiero, variare il nostro ritmo interiore? Può un elettrocardiogramma essere letto come uno spartito? Cosa l’artista ha fatto, cosa ha visto  nella performance verrà poi svelato durante il momento espositivo: foto, disegni, oggetti, nonché il grafico dell’elettrocardiogramma permetteranno al pubblico di entrare in contatto con una parte intima del corpo dell’artista. Tutti gli elementi realizzati saranno esposti nel museo-ex dormitorio dell’Ospitale della Fondazione Francesca Romana, come fossero momenti di una giornata ricordati prima di andare a dormire. Infatti il luogo espositivo è stato scelto proprio per la sua specificità, in quanto in esso coesistono momenti di una passata intimità con teche di vetro e registri antichi: l’intimo si svela e induce l’osservatore ad entrare in relazione con ciò che ha visto, sentito, odorato, perfino con il ritmo dell’organo più intimo e incontrollabile: il cuore. La ricerca artistica di Anahi Mariotti, da tempo centrata sul tema della “relazione”, anche in questo progetto si concentra sulla connessione con i visitatori e ancora prima con gli ospiti dell’Ospitale della Fondazione.
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione >www.eventbrite.it

31 marzo ore 18.30 - Chiesa di Sant'Agnese in Agone - Piazza Navona
Cantico dei cantici

Musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina: una versione “rappresentativa” del Canticum Canticorum
Ensemble Opera Omnia
Paola Alonzi, Sulamita (cantus)
Franco Todde, Salomone (tenor) e Chitarra rinascimentale
Lorenzo Sabene, Liuto rinascimentale
Stefano Sabene, Traversa rinascimentale e Direzione
L’interpretazione proposta dall’Ensemble Opera Omnia mette in luce l’aspetto rappresentativo, scenico, dell’opera palestriniana, di cui lo spettacolo segue la sequenza narrativa. Per questo le concertazioni seguono una via diversa da quella della classica disposizione vocale a Cappella. Solo le linee melodiche dei due protagonisti, Sulamita e Salomone sono cantate; le altre sono invece affidate a strumenti rinascimentali come la traversa, la chitarra e il liuto, dando vita a un ricco tessuto sonoro, caratterizzato dalla capacità di fraseggio e di tenuta del suono delle voci e dello strumento a fiato e dalla cristallina ariosità degli strumenti a pizzico. L’intento rappresentativo viene così a rendere quasi visivamente l’affresco tratteggiato dall’autore del testo sacro, scandito dall’alternarsi delle stagioni, del giorno e della notte, nello spirare dei venti, nel moto degli astri. Un canto mirabilmente reso dalla musica di Palestrina, capace di evocare, più di molte parole ed esegesi, i colori, i suoni, i profumi dell’ambientazione mediorientale nella quale si muovono i protagonisti. La poetessa Chiara Bellaveglia offre la lettura dei versi musicati da Palestrina, per dar modo al pubblico di assaporare, insieme alla grandezza musicale delle composizioni, la sublime liricità del testo.
Programma: Giovanni Pierluigi da Palestrina, Il Quarto Libro dei Mottetti “Canticum Canticorum”
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione www.eventbrite.it

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Data di ultima verifica: 20/02/23 09:35