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Data: 26/04/17

Orario

Mercoledì 26 aprile 2017
alle ore 19.00

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Nazionale, 182
Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero fino a esaurimento posti

Contatti

Sito web: www.teatroeliseo.com - Temporaneamente chiuso

Descrizione

Con l’introduzione di Stefano Folli e l’autore del libro Autobus 63 (ed. Giubilei Regnani) Luigi Tivelli
Intervengono Lamberto Dini, Eugenio Gaudio, Pino Pisiscchio
 
Modera Gigi Marzullo
Letture di Lunetta Savino

Quel mercoledì entrò dall’atrio di Piazza Montecitorio con le sinapsi e i neuroni ancora in fibrillazione per le sensazioni depressive di quella casuale gita in autobus. La sontuosità del Transatlantico e l’eleganza della buvette stridevano con le presumibili vicende di quella triste umanità che, nell’Italia della crisi, prendeva ogni giorno l’autobus 63.
 

Al suo ventesimo libro, Luigi Tivelli, giurista, consigliere parlamentare, per decenni alto funzionare della Camera, sceglie la strada della leggerezza, della metafora e del romanzo per raccontare il profondo solco ormai scavato tra i palazzi del potere e la gente con i piccoli e grandi problemi quotidiani. Attraverso il suo alter ego Tino, borghese colto che tutti i giorni va da Via Nemorense a Montecitorio, il politologo decide di salire sul bus arancione della linea 63 per vedere come va il mondo. E sul mezzo pubblico scopre una realtà preoccupante…
 
Il protagonista di questo viaggio sentimentale per le strade di una Roma immersa nella grande bruttezza del “Disastro Capitale” e per i corridoi del Palazzo è un intellettuale deluso, un patriota mimetizzato nella normalità della borghesia che prova a mostrarci il ritratto umano della crisi economica e civile, usando volti e non numeri, storie e non serie economiche.
Perché la crisi, vista dal sedile di un autobus o per le strade della città, non è un rebus per economisti, ma una peste moderna che contagia gli animi e corrode le speranze delle persone. La nuova politica, populista e dilettante, non serve più, la gente è stata abbandonata a se stessa e la crisi si agita dentro i nostri mondi, pubblici e privati, come una divinità vendicativa che chiede sacrifici e miete vittime, nell'indifferenza dei carnefici e delle stesse vittime. Ne emerge il ritratto di un Palazzo rinchiuso in sé stesso che nulla sa di quanto avviene nella società e di un paesaggio sociale ben poco coeso in cui la nuova solitudine ha preso il posto della socialità e della solidarietà.
 
Luigi Tivelli giurista, politologo e consulente, già Consigliere Parlamentare della Camera dei Deputati, Consigliere Parlamentare della Presidenza del Consiglio e Capo di Gabinetto. Già docente a contratto di diritto pubblico in varie università, è autore di libri di saggistica politica, giuridica ed economica. I più recenti sono Reset Italia (Guerini, 2015) e Una certa idea dell’Italia con Lamberto Dini (Guerini, 2015). Ha vinto vari premi letterari tra cui il Premio Fregene, il Premio Sila e il Premio Regium Iuli. Ha collaborato con varie riviste tra cui Il Mulino e La Nuova Antologia e con vari quotidiani. Attualmente, scrive per Il Messaggero e Il Tirreno.
Autobus 63, viaggio sentimentale nella grande crisi italiana, è il suo primo libro di narrativa.

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Data di ultima verifica: 20/04/17 12:40