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Data: 21/09/17

Descrizione

Omaggio a Gian Luigi Rondi A un anno esatto dalla scomparsa, la Cineteca Nazionale ha organizzato un ricordo al grande decano della critica cinematografica, Gian Luigi Rondi (Tirano, 10 dicembre 1921 - Roma, 22 settembre 2016). Per tale evento si è voluto riproporre il bellissimo quanto toccante documentario di Giorgio Treves, Gian Luigi Rondi. Vita, cinema e passione (2014), e presentare il secondo volume di Tutto il cinema in 100 (e più) lettere (Centro Sperimentale di Cinematografia-Edizioni Sabinae, 2017), dedicato stavolta alle missive di grandi personalità cinematografiche straniere, che «l’uomo dalla sciarpa bianca tre volte più grande di quello che serve», come lo ha definito Vittorio Taviani, riceveva e con grande amore conservava. Come ha scritto giustamente Gilles Jacob nella prefazione al volume e che sintetizza molto bene il libro in questione, «durante i cinquanta anni del suo pontificato, Rondi ha avuto la fortuna di esercitare quando l’Italia disponeva di quindici geni cinematografici “nello stesso momento”, cosa che è inimmaginabile e che non si riproporrà più da nessuna parte. Questa ricchezza dava ai dirigenti del festival, ai critici e agli storici e a lui per primo, fondandosi su un tale tesoro patrimoniale, una grande legittimità per discutere, criticare, consigliare i cineasti degli altri Paesi. Scoprirli. Egli non abusò mai di questa superiorità morale implicita. Il suo fiuto nel saper riconoscere il valore dell’espressività dava agli sconosciuti artisti la possibilità di risalire la china della notorietà. Non era certo il suo caso poiché egli alloggiava alla sommità, sull’Olimpo...». Gian Luigi Rondi. Vita, cinema e passione di Giorgio Treves (2014, 74’) Gian Luigi Rondi. Vita, cinema e passione è il risultato di oltre 10 giorni di confessioni, ricordi e rivelazioni del critico. Attraverso i suoi racconti e con il contributo di testimoni come Gilles Jacob, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Francesco Rosi, Paolo e Vittorio Taviani, Pupi Avati, Gina Lollobrigida, Margarethe von Trotta, Adriano Ossicini e altri, e grazie a rari materiali d’archivio, si ripercorre la storia del cinema italiano e dell’Italia del Novecento. I suoi ricordi accompagnano in prima persona gli eventi che hanno segnato il nostro Paese: dal primo dopoguerra al Ventennio Fascista, dalla Seconda Guerra Mondiale alla Ricostruzione, dal Boom economico alla contestazione degli anni Settanta, fino ai giorni nostri. A 92 anni Rondi si sveglia presto nella sua casa dei Parioli e comincia la giornata facendo il giro del suo grande appartamento per caricare i meccanismi delle decine di orologi a pendolo della sua collezione. Ancora oggi quotidianamente guarda film e realizza, con l’inseparabile macchina da scrivere (regalo di laurea dei genitori), libri, saggi e critiche, e si reca ogni giorno alla sede dell’Accademia Italiana del Cinema per svolgere la sua attività di Presidente. Il regista Treves ripercorre nel film anche i primi impegni extra-giornalistici di Rondi: il coinvolgimento accanto al sottosegretario Giulio Andreotti nel rilancio del cinema italiano, scioperi, manifestazioni e mobilitazioni, come quella storica a Piazza del Popolo cui aderirono i più popolari artisti del tempo. segue (18.45) Incontro moderato da Franco Montini con Pupi Avati, Enzo Decaro, Felice Laudadio, Luca Verdone, Giorgio Treves Nel corso dell’incontro sarà presentato il volume Gian Luigi Rondi, Tutto il cinema in 100 (e più) lettere. Vol. 2 cinema internazionale (Centro Sperimentale di Cinematografia-Edizioni Sabinae, 2017).

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