Orario
Sabato 7 Marzo 2015 ore 19.30
Programma dell'evento.
Ore 19.30 Inizio della visita alla basilica medievale
Ore 20.25 visita del Chiostro medievale
Ore 20.35 introduzione ai cibi e all'alimentazione del Medioevo
Ore 20.45 Aperitivo del Medioevo con ricette autentiche dalle fonti
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
La prenotazione è tramite e-mail a ancientaperitif@gmail.com oppure a aperitivoarcheologico@gmail.com
Contatti
Descrizione
Aperitivo Archeologico Medievale presso San Lorenzo fuori le mura e chiostro del Monastero
A cura di Ancient Aperitif in Rome
Si fa tappa in un'epoca fatta di Signori feudali, cavalieri, santi, mercanti…e ancora…manoscritti miniati, monasteri e pellegrini: Anno Domini 1217. Benvenuti nel Medioevo.
Il viaggio inizia in una delle Basiliche più antiche di Roma, più ricche di tesori, miti, leggende, bellezze: la Basilica di San Lorenzo fuori le mura, costruita già nell'evo antico, ma totalmente riprogettata e riedificata nel 1200.
Cammineremo su un "tappeto di marmi bianchi e colorati" steso dai mastri Cosmati, rintracceremo i resti di affreschi di 800 anni fa e leggende di santi, martiri e cavalieri; penetreremo il chiarore soffuso di alti matronei…e disveleremo tesori di epoche più antiche serbati gelosamente dai monaci nei recessi del santuario.
Ma questo è solo l'inizio del viaggio, al centro del Monastero vi è il meraviglioso chiostro del Maestro di Subiaco, un gioiello architettonico medievale, unico a Roma, che ospiterà e ristorerà voi viandanti dopo il lungo peregrinare.
Ed è qui che avremo il nostro "aperitivo archeologico medioevale". Scopriremo l'origine della pasta o meglio dei "maccaroni", le antiche ricette della Monaca Ildegarda, le prelibatezze delle corti medievali della Sicilia, i manoscritti più antichi di cucina dopo la decadenza dei secoli bui, e infine una bevanda tutta speciale a base di birra e spezie.
Viaggeremo ancora una volta nel tempo attraverso il gusto, la letteratura e la cultura:
"eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocerli in brodo di capponi"
Boccaccio, Decameron, Terza Novella, Giornata Ottava