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Data: 23/05/20

Orario

Sabato 23 maggio 2020

ore 21.00

Per conferma sugli orari dello spettacolo contattare il botteghino

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Lungotevere Vittorio Gassman, 1
Zona: Quartiere Portuense (Roma ovest)
(già lungotevere dei Papareschi)
Ingresso disabili: Via Luigi Pierantoni, 6
Zona: Quartiere Portuense (Roma ovest)

Contatti

Descrizione

Caen Amour

Coreografia Trajal Harrell
danza Trajal Harrell, Thibault Lac, Perle Palombe, Ondrej Vidlar + guest performer

In scena il provocatorio carosello di Caen Amour, una sfilata circolare e fantasmatica di danze popolari, accademiche, commerciali e di protesta, che evocano figure di cowboy, marinai e danzatrici orientali, invitando il pubblico a immergersi in prima persona nel rito di questo sconvolgimento collettivo degli stereotipi storici.

Su una scena di cartone – una casa di bambole o forse un palazzo di carta? – quattro attori vagano, appaiono, ciondolano e poi scompaiono nel luogo da dove sono venuti... Sembrano indossare i loro ruoli e costumi come in una sfilata di moda circolare, che evoca fantasmi di cowboy, marinai, danzatrici orientali ed altre figure lascive e selvagge. Fedele alla sua volontà di studiare la relazione tra pratiche artistiche e tradizioni popolari, tra danze accademiche, commerciali o di protesta, Trajal Harrel crea un carosello originale in cui far risuonare la Storia mentre gli stereotipi saltano. A fungere da punto di ancoraggio e approdo del viaggio è lo hoochie coochie, un nome fuori dal tempo per una danza che apparve sulla scia della Philadelphia Centennial Exhibition del 1876, poi alla Fiera Mondiale di Chicago nel 1893, che decretò il grande successo del ballerino siriano Little Egypt. Nel secolo successivo sono sorte varianti esotiche e sessualmente ammiccanti portate in giro da diversi circhi itineranti negli Stati Uniti, che mescolavano tradizioni mediorientali e africani con echi gitani ed indiani. Ma questo spettacolo non vuole essere un documentario fedele alla realtà; Trajal Harrel non cerca una ricostruzione storica quanto piuttosto una sorta di sconvolgimento collettivo al quale il pubblico è invitato a partecipare in prima persona. Uno sconvolgimento influenzato da un secolo di lavori sul sessismo, l’orientalismo, il colonialismo e il gender, temi cari ed intimamente connessi al coreografo, che restituiscono al suo progetto una grande e struggente attualità.

Disegno luci Sylvain Rausa - set design Jean Stephan Kiss - colonna sonora Trajal Harrell
costumi Trajal Harrell e i performer
drammaturgia Sara Jansen
Coproduzione Kampnagel (Hamburg), Festival di Avignon, Theater Freiburg,
Arsenic (Lausanne), Gessnerallee (Zurich), ICA Boston, Kaaitheater (Brussels),
Productiehuis Rotterdam, con il supporto di Tanzfond Erbe

Parole chiave

Data di ultima verifica: 16/01/20 13:47