Data:
25/01/17
Descrizione
Ossessione di Luchino Visconti (1943, 141’)
L’amore maledetto fra un vagabondo e la moglie dell'anziano proprietario di uno spaccio lungo il Po. Visconti attinge alla letteratura americana e al realismo francese per raccontare una passione fatale in un crescendo di speranze e disillusioni. Primo film “neo-realistico”, come lo definì, con felice intuizione, il montatore Mario Serandrei in un biglietto inviato a Visconti: irrompe il nuovo nel cinema italiano dei telefoni bianchi e della retorica fascista.
segue incontro
Parole chiave
Fonte dati:
Zètema Progetto Cultura Srl