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Regia: S. Giulietti

Pellicola

Anno: 2019
Durata: 53
Genere: documentario
Colore: no
Versione originale: no

Descrizione

"Gli angeli nascosti di Luchino Visconti" Questo è il titolo. Racconta dell'uomo, del grande uomo e del grande regista che era, attraverso gli occhi dei suoi più stretti collaboratori, attraverso immagini inedite dell'archivio fotografico personale di Mario Tursi, il fotografo che ha seguito Visconti per tutta la sua vita. In questo documentario gli operatori di Visconti che ci hanno restituito la visione del suo genio e hanno contribuito alla sua grandezza: in silenzio, senza fanatismo o esaltazione, e per questo motivo sono i suoi "Angeli Nascosti". Ci sono molti modi di inquadrare un paesaggio, un volto, così come ci sono molti modi di raccontare la storia di un uomo, la sua vita, le sue passioni, il suo carattere, i suoi movimenti, inviando un messaggio al mondo. Stiamo raccontando la vita di un uomo, la sua quotidianità - meno conosciuta dalla letteratura ufficiale - vista attraverso molte delle inquadrature dei suoi "angeli", che hanno testimoniato il suo modo di vivere, di interagire, di comportarsi come artista nel suo mondo creativo e intorno ad esso. Luchino Visconti: un tesoro per tutta l'umanità. Gli studi, le analisi, le analisi, le riflessioni proposte da chi ha il compito di esaminare il suo pensiero, hanno saputo sezionare anche le sensibilità più profonde dell'artista, ma mai questo è stato visto dall'angolazione del tutto inusuale qui proposta. Un'opera, nel caso di Visconti, che non è solo solitaria, come può accadere con uno scrittore, un pittore o un poeta, ma che ha una dimensione "plurale"; che ha bisogno dell'aiuto di molte altre persone per essere portata a compimento. Così nasce un film. È così che gli occhi degli "angeli nascosti" ci hanno restituito ciò che egli immaginava. Anche se Visconti non considerava il cinema una forma d'arte uguale a un'opera figurativa o a una poesia, immune dai condizionamenti derivanti dal "concetto tecnico", sappiamo che la sua opera era arte. Ma questo non è l'intento del nostro progetto e non è questo. Sono gli uomini che l'hanno visto al lavoro e nelle pause, che lo hanno visto interagire e parlare, che lo hanno visto attraversare gli umori umani. Ogni testimone ha la sua personale visione di Luchino Visconti, filtrando la sua luce emotiva attraverso la lente della propria esperienza umana e culturale. Le loro narrazioni non contribuiscono al raggiungimento dell'"obiettivo Visconti" nella costante ricerca di una sintesi descrittiva, così come ad un "Visconti vivente" attraverso il racconto di un fatto, un aneddoto, un argomento e la sua risoluzione, un modo di fare, che lo riportano per un momento tra gli amici di lavoro, come artista e come uomo. Uno sguardo emotivo, dunque, nella ricerca di quei ricordi che non si trovano nella letteratura cinematografica, forse perché considerati non influenti sull'analisi, o privi della dignità di storie "memorabili". Uno sguardo diverso sull'uomo, meglio ancora, lo sguardo su quel "concetto tecnico" che affronta questioni strettamente professionali, ma che si concentra sulla vita dell'equipaggio che naviga nelle acque avventurose di quel "lavoro artigianale" che è il cinema. Guidati dal loro timoniere che è in grado di ottenere, con autorità e conoscenza della destinazione, risultati invidiabili.

Parole chiave

Fonte dati: Computime Srl