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Tipologia: Parco Storico

Indirizzo

Indirizzo: Via Garibaldi
Zona: Rione Trastevere (Gianicolo) (Roma centro)

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Orario

Sempre accessibile

Descrizione

Il Gianicolo è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi di Roma. Il colle offre l'opportunità di una passeggiata che, partendo da Porta S. Pancrazio, arriva fino al Lungotevere. Si può raggiungere da due diversi accessi: il primo si trova di fronte alla Porta di S. Pancrazio. L'edificio che si nota sulla destra entrando è l'antica Villa Aurelia, oggi sede dell'Accademia Americana, cui fu donata dall'americana Clara Jessup Heyland che nel primo novecento la acquistò e la fece restaurare. Procedendo si incontra la Casa di Michelangelo, perché riproduce la facciata della dimora del Buonarroti a Macel del Corvi sul Campidoglio, demolita per far posto all'Altare della Patria. Il secondo accesso parte dalla Fontana dell'Acqua Paola, nota ai romani come il Fontanone, e si ricongiunge al primo nel piazzale principale. Qui troneggia l'imponente statua di Giuseppe Garibaldi, realizzata da Gallori nel 1895, che insieme ai busti marmorei degli eroi garibaldini, dà un'impronta solenne a questo "Parco della Memoria" dedicato alla difesa della Repubblica Romana del 1849. Dal Belvedere del piazzale principale si gode una delle più belle e suggestive panoramiche della città, guidata da pannelli esplicativi posti lungo la balaustra, realizzati grazie alla Zecca dello Stato e a Roma Capitale su idea del Liceo L. Manara. Il caratteristico cannone del Gianicolo, che dai primi del novecento saluta il mezzogiorno con un colpo sparato a salve, si trova dieci metri sotto la terrazza, su uno spalto appositamente costruito, al quale si accede da un vialetto vicino alla giostra. La discesa propone una serie di balconate panoramiche. Sulla destra si incontra Villa Lante, chiamata oggi Villa Helbig dal nome del suo ultimo proprietario, Wolfgang Helbigh, che la acquistò nel 1884 e la restaurò, restituendole l'originario fascino. Insieme a sua moglie rese celebre questa dimora per la cordiale accoglienza che vi regnava e che permise a ospiti illustri come Liszt, Wagner, Carducci, Tolstoj e D'Annunzio di godere di questo incantevole luogo. Attualmente la villa è sede dell'Ambasciata della Finlandia presso la S. Sede. Di fronte alla villa si trovano la statua equestre di Anita Garibaldi realizzata da Mario Rutelli e la scuola elementare "Grilli", che in origine era destinata ai bambini che necessitavano di aria pura. Scendendo ancora sulla destra si nota il Faro bianco di Francesco Azzurri, donato alla città dagli italiani emigrati in Argentina, dal quale si gode un'eccezionale panorama (il carcere di Regina Coeli, la cupola di S. Pietro,...). Prendendo il vialetto sterrato che taglia la curva, si arriva all'Anfiteatro di S. Filippo Neri, dove il santo radunava i fanciulli. Continuando si arriva alla famosa Quercia del Tasso, ormai interamente sorretta da strutture metalliche, con l'iscrizione che recita la frase che si riferisce al soggiorno che il poeta trascorse presso il convento di S. Onofrio, dove il Tasso morì alla vigilia della sua incoronazione in Campidoglio come sommo poeta. Dopo aver superato l'Ospedale Bambino Gesù si giunge alla Chiesa di S. Onofrio (all'interno è il monumento a Torquato Tasso, opera del De Fabris), con l'annesso Convento di S. Onofrio. La passeggiata termina a Piazza della Rovere. Si può giungere qua con la strada percorsa dalle automobili (che costeggia l'Università Pontificia), oppure attraverso la piccola e tortuosa salita di S. Onofrio, più faticosa ma anche più suggestiva.

Cenni storici
Nel febbraio 1849, sull'onda dei moti rivoluzionari che dal 1848 avevano scosso l'Italia e l'Europa, fu rovesciato il potere del Papa Pio IX, costretto a fuggire a Gaeta, e fu proclamata la Repubblica Romana, retta da un triumvirato composto da Saffi, Armellini e Mazzini. La Francia, chiamata dal Papa, intervenne, ma fu fermata proprio a Porta S. Pancrazio dai Garibaldini. Nel giugno dello stesso anno però il Generale Oudinot riuscì ad impadronirsi di Villa Corsini (all'interno di Villa Pamphilj) e da qui bombardò, fino a ridurla ad un ammasso di rovine, Villa Medici del Vascello, ultima roccaforte della resistenza repubblicana. Conquistato il Gianicolo, i cannoni furono puntati su Roma, che fu costretta a capitolare.

Il cannone
Dal Gianicolo, secondo un'antica tradizione papalina, ogni giorno viene sparato un colpo a salve per dare ai romani il segnale del Mezzogiorno. Il cannone si trovava originariamente a Castel S. Angelo sul bastione di S. Giovanni, da dove fu rimosso nel 1903 e portato a Monte Mario in via sperimentale. Solo un anno dopo, per timore che il colpo a salve non fosse udito in tutte le parti della città nelle giornate ventose, il ministro della Guerra lo trasferì definitivamente sul colle Gianicolense.

Servizi

» Giostre
» Teatro burattini

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Vedi anche

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Data di ultima verifica: 31/03/23 12:29