Tipologia:
Luoghi di interesse storico
Indirizzo
Indirizzo:
Piazza Venezia
Zona:
Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)

Inserire l'indirizzo di partenza
Contatti
Telefono:
+39 06 6783587 (ascensori panoramici del Vittoriano)
Telefono:
+39 06 6793598 (Museo Centrale del Risorgimento)
Telefono:
+39 06 6793598 (Istituto per la Storia del Risorgimento italiano)
Sito web:
www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/244/monumento-a-vittorio-emanuele-ii
Orario
Tutti i giorni ore 9.30 - 19.30 (ultimo ingresso 18.45)
Chiuso il 1°gennaio e il 25 dicembre salvo aperture straordinarie su progetto MiBAC come da DM 330 30/06/2016, Criteri per l'apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali.
Eventi in programma
VITTORIANO NASCOSTO - Visite guidate ai sotterranei
(Visite guidate e didattica)
da 01/06/17 a 30/12/19
Descrizione
Nel 1878 il Parlamento Italiano decise di dedicare un monumento nazionale all’appena scomparso sovrano Vittorio Emanuele II.
Dopo aver bandito due concorsi internazionali (1880 e 1882), fu scelto il progetto presentato da Giuseppe Sacconi. Il giovane architetto marchigiano, sul modello dei grandi santuari dell'età classica, aveva concepito lo spazio come una rappresentazione scenica che celebrasse, al centro della Roma imperiale, il Risorgimento italiano.
La struttura architettonica del monumento fu elaborata come un percorso ascendente ideale che attraverso le scalinate e i terrazzamenti, arricchiti dai diversi gruppi scultorei e dai bassorilievi del centrale Altare della Patria, si innalzasse ai Templi laterali e da questi al grandioso Portico colonnato sormontato dalle quadrighe in bronzo, allegorie dell'Unità della Patria e della Libertà. Pur se iniziati nel 1885, i lavori procedettero lenti e il progetto fu continuamente modificato. Lo stesso materiale col quale doveva essere costruito, il travertino, fu sostituito col bianchissimo botticino bresciano.
Tra il 1885 ed il 1910, tutta l’area alle pendici del Campidoglio fu interessata dal nuovo assetto urbanistico che vide la demolizione dei preesistenti quartieri medievali e rinascimentali. Per una migliore visuale del monumento furono spostati anche il Palazzetto Venezia e la Chiesa di Santa Rita.
Alla morte del Sacconi, nel 1905, i lavori furono diretti dagli architetti Gaetano Koch, Manfredo Manfredi e Pio Piacentini.
Il 4 giugno 1911, in occasione dell'Esposizione Internazionale per il cinquantenario dell’Unità d’Italia, Vittorio Emanuele III inaugurò la grandiosa statua equestre in bronzo dorato. Nel 1921 nella cripta progettata da Armando Brasini, fu tumulata la salma del Milite Ignoto.
Fra il 1924 ed il 1927 sui Propilei furono posizionate la Quadriga dell'Unità, di CarloFontana, e la Quadriga della Libertà, di Paolo Bartolini. Solamente nel 1935, però, i lavori poterono considerarsi conclusi.
In questi ultimi anni in alcune sale interne, come la Sala Zanardelli, la Sala Gipsoteca e le Gallerie Sacconi, vengono allestite mostre temporanee.
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