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Descrizione
La fontana si trova a ridosso dell’obelisco lateranense, innalzato nella piazza da Domenico Fontana nel 1588, ed è alimentata dall’Acqua Felice.
Iniziata sotto il pontificato di Clemente VIII (1592-1605), di cui è presente lo stemma Aldobrandini, e realizzata a spese del Capitolo della Basilica lateranense, fu proseguita da Leone XI Medici (1605), che vi fece apporre due gigli medicei e una statua di S. Giovanni Evangelista in bronzo, ora scomparsi. Fu infine completata da Paolo V Borghese (1605-1621) nel 1607. La fontana, forse realizzata su disegno di Flaminio Ponzio, è composta da una vasca baccellata addossata ad un alto basamento con due grandi modiglioni laterali che inquadrano il prospetto sormontato da una cornice ad ovuli, sotto la quale sono le stelle e la banda riferibili a Clemente VIII. Nel prospetto sono raffigurati un’aquila al centro e due draghi ai lati, dalle cui bocche sgorga l’acqua, che inquadrano un pannello entro il quale sono rappresentate la tiara e le chiavi papali. L’aquila e i draghi sono i simboli di Paolo V Borghese. Sotto al pannello è una conchiglia, sorretta dalle code intrecciate di due delfini, dalle cui bocche escono altri zampilli che ricadono nella vasca sottostante. Due protomi leonine, con ghirlanda di fiori e frutta nelle fauci, sono poste nelle volute superiori dei modiglioni. Seguendo un’antica tradizione, la notte di S. Giovanni il popolo romano usava bagnarsi le mani in questa fontana, le cui acque avevano il potere di tenere lontane le streghe e il malocchio.