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Orario
Tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00,
con ingresso da Viale Serapide all'interno del Colle Oppio.
Dal lunedì al giovedì: visita guidata alla mostra L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto
Ambienti visitabili: Sala Ottagonale e complesso radiale, Cortile Pentagonale, Grande Criptoportico e vani adiacenti;
Dal venerdì alla domenica: visita guidata alla mostra L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto + Domus Aurea Experience (installazione in realtà virtuale all’interno della Sala della Volta Dorata).
Ambienti visitabili: Sala Ottagonale e complesso radiale, Cortile Pentagonale, Grande Criptoportico e vani adiacenti, Sala della Volta Dorata
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Sito accessibile
Pagina ufficiale degli aventi diritto all'ingresso gratuito www.beniculturali.it/agevolazioni
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Descrizione
La più grande e la più sfarzosa delle dimore imperiali, la Domus Aurea si estendeva dal Palatino fino al Colle Oppio e parte del Celio coprendo circa un miglio quadrato.
Comprendeva un lago artificiale, dei giardini ed un bosco. Gli architetti furono Severo e Celere mentre le pitture furono realizzate da un certo Fabullus o Famulus. Gli ambienti finemente decorati erano arricchiti da numerose statue provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore. La casa continuò ad essere abitata fino al 104 d.C. quando un violento incendio ne provocò la fine. Successivamente sulla Domus Aurea vennero costruite le Terme di Traiano mediante l’interramento dei suoi ambienti e la chiusura degli accessi.
L’edificazione delle Terme ha consentito alla Domus Aurea la conservazione di alcuni suoi ambienti fino ai nostri giorni.
Sin dal Rinascimento, epoca della sua scoperta, molti artisti, di cui sono visibili oggi le firme in alto sui muri si calavano nelle “grotte” delle sale interrate della Domus Aurea per ricopiare a lume di candela le pitture presenti sulle volte. Il nucleo principale della Domus Aurea è costituito da due cortili di forma pentagonale che fungono da raccordo tra i settori occidentale e orientale. Tra i due cortili si trova una grande sala ottagonale, con volta a padiglione, che secondo Svetonio, ruotava ininterrottamente giorno e notte.
La decorazione delle pareti era formata, fino ad una certa altezza, da lastre marmoree ora scomparse, mentre la parte più alta e i soffitti erano decorati da pitture e stucchi con scene mitiche (Achille a Sciro, Ulisse e Polifemo, Ettore e Andromaca).
Gli ambienti appaiono ora bui e tetri (tutte le aperture sono state chiuse per la costruzione delle soprastanti terme) ma in origine la luce era l’elemento predominante, con tuttigli ambienti aperti su un porticato, dal quale si poteva godere la vista della valle con il lago artificiale ed i giardini che lo circondavano.