060608


Roma Capitale
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Tipologia: Monumenti

Indirizzo

Indirizzo: Largo Leopardi
Zona: Rione Esquilino (Termini-Via Nazionale) (Roma centro)

Contatti

Prenotazione telefonica: 060608 tutti i giorni ore 9.00-19.00

Orario

L’ingresso al monumento è consentito a gruppi e associazioni, con guida propria, che devono provvedere alla prenotazione allo 060608 (tutti i giorni, ore 9.00-19.00).
Max 30 persone a visita.

Per i singoli visitatori, sempre previa prenotazione allo 060608, sono inoltre possibili visite individuali secondo un calendario specificato nella pagina > Monumenti del territorio

Non accessibile ai disabili

Informazioni

Tariffe:
Intero € 7,50
Ridotto € 5,00
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
Intero: € 5,00
Ridotto: € 4,00
Il pagamento del biglietto avviene in contanti sul posto.
Ingresso gratuito per i possessori MIC card
Condizioni di gratuità e riduzioni
La prima domenica del mese l'ingresso ai monumenti del territorio è gratuito per tutti.

Nel costo di ingresso non è compresa la visita guidata che deve essere organizzata in autonomia.

INFORMAZIONI PER PRENOTARE E ACCEDERE AL SITO -> Monumenti del territorio

Prenotazione

» Obbligatoria
» Telefonica

Descrizione

Il monumento, facente parte di un complesso più ampio identificato con la Villa di Mecenate, venne portato alla luce nel 1874 durante i lavori di sbancamento previsti dal Piano Regolatore per il nascente quartiere Umbertino sull’Esquilino. È un'aula absidata costruita alla fine dell’età repubblicana su un tratto delle Mura Serviane ed inserita nel terrapieno retrostante ad esse. Vi si distinguono quattro parti: un vestibolo a sud est, costituito da una sorta di aula rettangolare, l'aula vera e propria e l'esedra a gradini, che ha un raggio di 5 metri circa.
La denominazione dell’edificio risale al momento della scoperta. Si riteneva infatti che si trattasse di un auditorium, un odeon (piccolo teatro coperto) all’interno degli Horti (giardini) di Mecenate. È probabile invece che si tratti di un ninfeo-triclinio estivo, cioè una sala parzialmente interrata, quindi più fresca, usata per riunioni conviviali allietate da giochi d’acqua. Questa doveva scorrere sui gradini dell’abside e in un basso canale centrale. Tale funzione sembra essere confermata anche dalla decorazione pittorica della sala, risalente agli inizi del I secolo d.C.
Le pareti presentano motivi di candelabri e pavoni ai lati, su fondo rosso; le nicchie della sala e dell’abside sono decorate con scene di giardini con piante, fiori, uccelli, per dare l’illusione di finestre aperte su spazi verdi. Sopra le nicchie della sala rettangolare corre inoltre un fregio dipinto in nero con soggetti dionisiaci. L’edificio doveva avere la copertura a volta.
Le soglie delle nicchie e la gradinata dell'esedra erano ricoperte da lastre di marmo. Sulla parete esterna dell’emiciclo era dipinto inoltre un epigramma di Callimaco allusivo agli effetti del vino durante il simposio.

Parole chiave

Attività didattiche


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Data di ultima verifica: 23/01/24 13:00