060608


Roma Capitale
Zètema Progetto Cultura
060608 - Scopri e acquista i servizi turistici, l'offerta culturale e gli spettacoli di Roma
Sei in: Home » Cultura e svago » Verde » Giardini, ville e parchi urbani » Villa Torlonia
Tipologia: Parco Storico, Villa

Indirizzi

Indirizzo: Via Nomentana, 70
Zona: Quartiere Nomentano (Roma nord)
Ingresso secondario: Via Lazzaro Spallanzani
Zona: Quartiere Nomentano (Roma nord)
Ingresso secondario: Via Siracusa
Zona: Quartiere Nomentano (Roma nord)

Contatti

Orario

Dal 1 ottobre al 31 marzo dalle 7.00 alle 19.30
Dal 1 aprile al 30 settembre dalle 7.00 alle 20.30

Chiuso: 1° gennaio e 25 dicembre

Non è consentito l'accesso con le biciclette

> Accessibilità - servizi disponibili:
- ingresso parzialmente accessibile, no ascensore
- percorso accessibile a sedie a rotelle, viali in ghiaietto
- servizi igienici idonei, solo all’interno dei Musei
- servizi per non vedenti o ipovedenti

A Villa Torlonia la prima mappa tattile delle Ville Storiche, un nuovo strumento all’insegna dell’inclusione nell’ambito dei progetti per l’accessibilità del programma Musei da toccare
Posizionata nel parco della Villa, presso l’ingresso principale di Via Nomentana n.70, la mappa tattile di luogo a rilievo (design “for all”) agevola, in modo chiaro e semplice, l’orientamento nel meraviglioso giardino della più recente villa nobiliare romana sia a persone con disabilità visive (non vedenti, ipovedenti e con problemi di percezione cromatica), sia a normovedenti.
Le caratteristiche tecniche del leggio consentono, inoltre,  la piena fruizione della mappa anche alle persone con disabilità motoria (spazio vuoto sottostante al piano inclinato per ospitare l’ingombro della sedia a rotelle). 

Eventi di oggi

Descrizione

Villa Torlonia si trova lungo la Via Nomentana, proprio di fronte a Villa Paganini. Questa consolare rappresentava la strada preferita dai nobili romani per la costruzione delle loro residenze suburbane localizzate appena fuori le mura della città. Si trattava per lo più di ville di campagna ottenute con la ristrutturazione di case rurali. Villa Torlonia, la più recente delle ville nobiliari romane, conserva ancora un particolare fascino dovuto all’originalità del giardino paesistico all’inglese e alla ricca quantità di edifici ed arredi artistici disseminati nel parco.

L'ingresso monumentale alla villa si trova su Via Nomentana all'altezza del civico 70 ed è segnalato da due tempietti su colonne ioniche e due lanterne sormontate da aquile sui montanti della cancellata in ferro battuto. La sistemazione attuale della residenza è quasi interamente dovuta all'architetto Caretti. Per opera sua, l'ingresso principale del palazzo venne ribaltato in direzione di Via Nomentana con l'aggiunta di un maestoso colonnato. 

Di particolare interesse: l'Obelisco in granito rosa, fatto scolpire a Baveno da Alessandro Torlonia e innalzato nel 1842;
la Colonna Onoraria e il Teatro, che richiama la grandiosità del Pantheon;
il Villino Medievale costruito dai figli per Giulio Borghese che vi risiedette fino alla morte, avvenuta nel 1915;
la Limonaia, un semplice edificio che reca sulla facciata principale gli stemmi dei Colonna e dei Torlonia (a memoria del matrimonio fra Alessandro Torlonia e Teresa Colonna);
il Villino dei Principi, in stile neorinascimentale decorato dal Caretti;
le Scuderie Vecchie, caratterizzate da una bella scultura in marmo in forma di testa di cavallo;
le Scuderie Nuove, un basso edificio giallo che ora ospita un centro anziani; il Villino Rosso, che ospita la sede dell'Accademia delle scienze;
la Serra Moresca, ispirata all'architettura della moschea di Cordova e dell'Alhambra di Granada;
il Campo dei Tornei, una vasta piazza d'ispirazione medievale su cui si trovano tre padiglioni puntuti, chiusi con assi di legno;
la Casina delle Civette, creata dall'architetto Jappelli come capanna svizzera;
il tempio di Saturno, ornato di bassorilievi che insieme al Ninfeo sono state le uniche costruzioni a scampare alla distruzione dopo che parte del giardino fu espropriata per allargare la Via Nomentana.

Cenni storici
Originariamente proprietà agricola della famiglia Pamphilj venne acquistata alla fine del Settecento dal banchiere Giovanni Torlonia che commissionò a Giuseppe Valadier il progetto di trasformazione della proprietà agricola in propria residenza, attraverso la realizzazione del Casino Nobile e del Casino dei Principi.
Nel 1832, l’erede Alessandro Torlonia proseguì i lavori di abbellimento, attraverso la costruzione di altri fabbricati, tuttora visibili come il Tempio di Saturno, le finte rovine di gusto neo-classico, una Tribuna con fontana, un Anfiteatro e la caratteristica Caffè-House. La sistemazione del verde, nell’area meridionale del parco ricalcava il gusto dei giardini romantici, con l’inserimento di laghetti, viali irregolari e nuovi edifici concepiti secondo lo spirito eclettico: la Capanna Svizzera, la Serra, la Torre, la Grotta Moresca e il Campo per tornei. Dopo un lungo periodo di abbandono, la villa divenne negli anni Venti residenza della famiglia Mussolini.

Nel 1978 villa Torlonia è stata acquisita dal Comune di Roma e trasformata in parco pubblico. Attualmente la villa ha riacquistato l’antico splendore, offrendo al pubblico tre sedi museali espositive: il Museo della Casina delle Civette, dedicato alla vetrata artistica, Il Museo del Casino Nobile, che ospita il Museo della Villa e la collezione della Scuola Romana. Il Casino dei Principi sede dell’archivio della Scuola Romana e spazio per mostre temporanee. Un gradevole punto di ristoro si trova presso La Limonaia e, nell’attiguo Villino Medioevale, ha sede la ludoteca Technotown.
L'ingresso all’archivio/biblioteca è consentito esclusivamente tramite appuntamento (info sul >sito)

Approfondimenti
Tra il 1802 e il 1806 Valadier convertì l'edificio padronale in un elegante Palazzo, trasformò il piccolo casino Abbati in una palazzina assai più graziosa (l'attuale Casino dei Principi), edificò le Scuderie e un maestoso ingresso (demolito con l'ampliamento della Nomentana). Valadier si occupò anche della sistemazione del parco realizzando viali simmetrici, tra loro perpendicolari alla cui intersezione, in posizione centrale era posto il palazzo, con il prospetto settentrionale in asse con uno degli ingressi della villa sulla Nomentana.
Numerose opere di arte classica, in gran parte scultoree, vennero acquistate per arredare la Villa.
Alla morte di Giovanni, nel 1829, il figlio Alessandro di fatto ereditò le proprietà più significative: il Palazzo di Piazza Venezia, la Villa sulla Nomentana e il Banco. Nel 1832 Alessandro incaricò Giovan Battista Caretti, architetto e pittore, di arricchire e ampliare la tenuta. Caretti lavorò per i Torlonia per circa 10 anni, avvalendosi di una folta schiera di collaboratori, pittori, scultori, architetti, decoratori, scalpellini ma eseguì personalmente anche buona parte delle decorazioni parietali negli edifici da lui rinnovati.
Oltre ad ampliare i vecchi edifici, assecondando il gusto eclettico del Principe, Caretti edificò anche alcune strutture a decorazione del parco: i Falsi Ruderi, il Tempio di Saturno, la Tribuna con Fontana, un Anfiteatro, il Caffe - house, la Cappella di S. Alessandro (quest'ultimi tre non più esistenti).
Per progettare ed eseguire i successivi lavori all'interno della Villa, Alessandro si rivolse ad altri due architetti: Quintiliano Raimondi, per il Teatro e l'Aranciera (oggi più comunemente chiamata "Limonaia") e Giuseppe Jappelli, al quale venne affidata la sistemazione di tutta la parte sud della Villa. Quest'area fu completamente trasformata con viali serpentinati, laghetti e piante esotiche e disseminata di edifici ed arredi di gusto fantastico: la Capanna Svizzera (poi trasformata in Casina delle Civette), la Serra, la Torre e la Grotta Moresca, il Campo da Tornei.
Il grandioso programma autocelebrativo culminò nel 1842 con l'erezione di due Obelischi in granito rosa, dedicati alla memoria dei genitori Giovanni e Anna Maria Torlonia.
Il nuovo erede Torlonia, Giovanni, interessato al rilancio del nome di famiglia, fece realizzare il Villino Medievale, un nuovo muro di cinta, il Villino Rosso, il Villino di guardiania all'ingresso di Via Spallanzani e trasformò radicalmente la Capanna Svizzera che prese l'attuale forma di Casina delle Civette.
I nuovi edifici furono per lo più destinati ad abitazione.
Nel 1925 la Villa venne concessa come residenza a Mussolini fino al 1943. Nel 1940 Mussolini, preoccupato per l'intensificarsi dei bombardamenti alleati, fece allestire nella cantina sotto il "laghetto del Fucino" un ricovero, presto ritenuto inadeguato. L'anno dopo fece approntare nel piano seminterrato del Casino Nobile un rifugio antiaereo e alla fine del 1942 fu progettato e costruito ex novo un bunker sotto il piazzale esterno del Casino Nobile. Nel giugno del 1944 tutto il complesso fu occupato dalle truppe del comando anglo - americano che vi rimase fino al 1947.
Nel 1977 la Villa fu acquistata dal Comune di Roma e dal 1978 è aperta al pubblico. Dagli anni '90 il Comune ha avviato una serie di consistenti interventi di restauro sia del parco che degli edifici. Ad oggi sono stati completamente ristrutturati la Casina delle Civette (sede del Museo della Casina delle Civette), le Scuderie Nuove, il Villino Rosso, i manufatti dei Propilei , il Casino dei Principi (sede di mostre temporanee e dell'archivio della Scuola Romana, il Villino Medioevale (sede di Technotown- ludoteca tecnologico scientifica) ed infine il Casino Nobile (sede della collezione della Villa e delle opere della Scuola Romana 

Nel dicembre 2006 è stata ultimata anche la sistemazione e il ripristino dell'area verde nella parte settentrionale del parco, compresi gli arredi.
Le catacombe ebraiche non sono visitabili.
Nel 2013 sono stati ultimati i lavori di restauro del Teatro e  della Torre e Serra moresca.
Il Teatro, riaperto al pubblico il 7 dicembre 2013, è tornato ad ospitare spettacoli teatrali, convegni, mostre, eventi culturali e visite guidate.
Dall’8 dicembre 2021 la Serra Moresca ha aperto al pubblico.

Servizi

» Area gioco attrezzata per bambini

Questa scheda (All'interno di) comprende

Cultura e svago › Beni culturali › Beni architettonici e storici

Questa scheda (Nell'ambito di) comprende

Cultura e svago › Beni culturali › Musei

Vedi anche

Cultura e svago › Istituzioni culturali › Accademie e istituti
Cultura e svago › Beni culturali › Beni archeologici
Accoglienza › Mangiare e bere › Ristoranti
Cultura e svago › Beni culturali › Musei
Cultura e svago › Luoghi e utilità per lo spettacolo › Teatri

Per saperne di più

Cultura e svago › Beni culturali › Musei
Cultura e svago › Beni culturali › Musei
Cultura e svago › Beni culturali › Musei
Data di ultima verifica: 24/10/23 10:30