Christos Papadopoulos
Date:
2021-11-18
Address
Address:
Viale Pietro De Coubertin, 30
Zone:
Quartiere Parioli (Roma nord)
Contacts
Telephone:
0039 06 80241281
Email:
info@musicaperroma.it
Description
Coproduzione REF Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi
Con Elvedon (REf2016) e Opus (REf2018) il coreografo greco Christos Papadopulos ci ha lasciato entrare nel suo universo minimalista, apparentemente geometrico e ingannevolmente semplice. Apparenza e inganno sono del resto i due cardini intorno ai quali si anima il suo lavoro: un’instancabile esplorazione della ripetizione del movimento e della trasformazione degli stati del corpo capace di generare molteplici livelli di significato ed esperienze percettive indimenticabili. Le sue coreografie sono materializzazioni di eventi incorporei come lo scorrere del tempo e il diffondersi del suono o metafore di processi naturali come l’erosione del suolo, lo sbiadimento della luce al tramonto, il fluire dell’acqua. Larsen C alza ulteriormente la posta in gioco. Come la leggera differenza di un ritmo, l’alterazione di un movimento corporeo, il cambio del suono o della luce in un set può radicalmente ribaltare la percezione di ciò che vediamo? Spingendo oltre ai limiti la sua ricerca sugli stati di transizione e sul passaggio da intuizione ad azione, Papadopoulos si sofferma sull’ingannevolezza del nostro percepire, mostrandoci come ogni punto di vista sia, in fondo, nient’altro che un “gioco mentale”.
CREDITS
Idea e coreografia: Christos Papadopoulos | Performer: Maria Bregianni, Chara Kotsali, Georgios Kotsifakis, Sotiria Koutsopetrou, Alexandros Nouskas Varelas, Ioanna Paraskevopoulou, Adonis Vais | Musica&Sound Design: Giorgos Poulios | Set Design: Clio Boboti | Lighting Design: Eliza Alexandropoulou
Con Elvedon (REf2016) e Opus (REf2018) il coreografo greco Christos Papadopulos ci ha lasciato entrare nel suo universo minimalista, apparentemente geometrico e ingannevolmente semplice. Apparenza e inganno sono del resto i due cardini intorno ai quali si anima il suo lavoro: un’instancabile esplorazione della ripetizione del movimento e della trasformazione degli stati del corpo capace di generare molteplici livelli di significato ed esperienze percettive indimenticabili. Le sue coreografie sono materializzazioni di eventi incorporei come lo scorrere del tempo e il diffondersi del suono o metafore di processi naturali come l’erosione del suolo, lo sbiadimento della luce al tramonto, il fluire dell’acqua. Larsen C alza ulteriormente la posta in gioco. Come la leggera differenza di un ritmo, l’alterazione di un movimento corporeo, il cambio del suono o della luce in un set può radicalmente ribaltare la percezione di ciò che vediamo? Spingendo oltre ai limiti la sua ricerca sugli stati di transizione e sul passaggio da intuizione ad azione, Papadopoulos si sofferma sull’ingannevolezza del nostro percepire, mostrandoci come ogni punto di vista sia, in fondo, nient’altro che un “gioco mentale”.
CREDITS
Idea e coreografia: Christos Papadopoulos | Performer: Maria Bregianni, Chara Kotsali, Georgios Kotsifakis, Sotiria Koutsopetrou, Alexandros Nouskas Varelas, Ioanna Paraskevopoulou, Adonis Vais | Musica&Sound Design: Giorgos Poulios | Set Design: Clio Boboti | Lighting Design: Eliza Alexandropoulou