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Date: 2017-05-05

Opening times

Venerdì 5 maggio ore 16.00 (l'incontro era inizialmente previsto per il 24 marzo)
La data dell'appuntamento potrebbe subire variazioni

Held in

Address

Address: Largo di Porta San Pancrazio
Zone: Quartiere Gianicolense (Roma ovest)

Information

L'incontro è gratuito

Prenotazione obbligatoria
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)

Numero massimo di partecipanti: 30.

È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.

CREDITI FORMATIVI

Sapienza Università di Roma
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Studi storico-artistici (triennale); Storia dell’arte (magistale); Storia, Antropologia, Religioni (triennale); Scienze storiche (età moderna-età contemporanea / magistrale) al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

Università degli Studi Roma Tre
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica (magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); Architettura-Restauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

Accademia di Belle Arti
La partecipazione ad otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti al riconoscimento di due crediti formativi.

Modalità di partecipazione: Booking required

Contacts

Telephone: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)

Description

Incontro per docenti e studenti universitari a cura di Mara Minasi sul tema "I Garibaldi: tre generazioni di volontari in armi"
L'incontro - inizialmente previsto per venerdì 24 marzo - è stato rinviato al 5 maggio, ore 16.00
#educaRoma

La vita di ogni famiglia è un filo rosso che si dipana lungo gli anni, tracciando un percorso che spesso accomuna per vie misteriose anche a distanza di molto tempo i suoi componenti. Se questo sicuramente vale per tratti somatici, vezzi, doti, attitudini, comportamenti, a volte diventa molto di più: un tratto distintivo, una vera e propria scelta di vita.
E’ quanto si può dire certamente di una famiglia del tutto speciale, che ha intrecciato la sua storia personale con la Storia dalla S maiuscola, il cui nome prestigioso ha attraversato i momenti più significativi dell’epopea risorgimentale e che ci consegnato infine,  al termine del primo conflitto mondiale, l’Italia quale noi conosciamo: i Garibaldi. Tre generazioni di uomini in armi che, calcando le scene internazionali, hanno messo volontariamente la propria vita al servizio di una società tutta da reinventare.
Partendo dalla figura di Giuseppe Garibaldi, carismatico generale della Repubblica Romana e indomito difensore del Gianicolo nell’assedio di Roma del 1849, approderemo all’inizio del ‘900 con le vicende della prima guerra mondiale che videro, invece, attivi protagonisti in armi i giovani nipoti del grande generale. In mezzo le vicende della tradizione garibaldina ottocentesca, che portarono alla ribalta della storia i due figli maschi di Garibaldi e Anita, Menotti e Ricciotti, nel corso delle varie campagne nazionali ed internazionali che affiancarono il cammino italiano verso l’unità.
Simbolo della continuità della tradizione garibaldina, passata come testimone lungo le tre generazioni, la celebre camicia rossa, indossata per la prima volta proprio negli scontri della Repubblica Romana dai volontari giunti dal Sudamerica al seguito di Garibaldi, segno iconico di appartenenza cui non seppero rinunciare - sessantacinque anni più tardi e a spregio dei rischi cui li esponeva la sua estrema visibilità rispetto alle nuove mitragliatrici ormai in uso - i giovani Garibaldi, il cui intervento volontario in Francia nel 1914, come corpo speciale della Legione Straniera, dette un importante contributo emotivo, con la morte di Bruno e Costante, all’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale.
Mara Minasi è Responsabile delle Gestione scientifica delle attività nel Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina al Gianicolo

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