060608


Roma Capitale
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Date: from 2017-07-06 to 2017-08-08

Opening times

In scena il mercoledì, venerdì e la domenica . Dalle 21.15 (alle 20.00 apertura del botteghino).. Date e orari sono suscettibili di variazioni

Held in

Address

Address: Piazza di Sant'Alessio
Zone: Rione Ripa (Circo Massimo-Bocca Verità-Aventino) (Roma centro)

Information

Biglietto € 15,00
Biglietto Ridotto € 13,00

Contacts

Description

Agostino Toti, anziano professore di ginnasio, prende moglie per far dispetto al Governo che lo ha tenuto per trentaquattro anni a stecchetto con un misero stipendio. Sposa la giovane Lillina, cui assicura di fare da padre e nient’altro, messa incinta dal suo ex alunno Giacomino Delisi, per obbligare il Governo a continuarle a pagare la pensione, per almeno altri cinquant’anni dopo la sua morte. La moglie giovane potrà continuare a vedere il suo Giacomino. Il professor Toti, però, non deve saperlo, cioè lo sa, ma dev’essere come se non lo sapesse!
È un tradimento? Agostino Toti l’ha messo nel conto. Le corna gli assicureranno la pace in famiglia. Del resto, il tradito non sarà lui che alla giovane moglie può fare solo da padre, ma il marito che, in realtà, lui non è, non vuole e non può essere. La gente ride e si scandalizza. Giacomino non sopporta più quella situazione paradossale di menage a trois, per cui abbandona Lillina e il piccino e si fidanza per tornare nell'ordine e mettere su casa propria. Il professor Toti, prima con le più tenere preghiere, poi con serie minacce - Pensaci, Giacomino! - l'obbliga a tornare da Lillina e dal suo bambino.
Tutta la commedia è una costruzione di una logica assurda, folle, irrazionale, ma in sé coerente, armoniosa e razionalissima.
È il trionfo della spontaneità, della follia, dell'irrazionale. Irrazionale è tale solo in confronto a ciò che si è soliti chiamare ragione. In sé, è ragione, è logica anch'esso.
Ciò che si chiama ragione non è una delle tante forme, delle tante ragioni possibili, che ha, certo, diritto di vivere e di affermarsi, ma ha torto, quando vuole negare la possibilità e il diritto di altre forme, di altre ragioni?
La logica pirandelliana tocca il suo culmine in questo straordinario lavoro in cui si vede un marito forzare l'amante della moglie a tornare alla donna abbandonata e, quel che è più, ad avere ragione di agire così. Mai certa relatività delle costruzioni umane, che di fronte alla ragione e al comune diritto appare, e deve apparire, assurdità e follia, era stata sostenuta con violenza più acerba, più aperta e più lucidamente logica dall’Autore di Maschere nude.
La regia ha colto, lavorando alla siciliana, i tratti umoristici della commedia e li ha estesi a quelli ombrosi, sghembi e ironici scovati tra le pieghe della messinscena. È un Pirandello fatto di apparente genuinità popolaresca, ma è sempre il raffinato, ironico e amletico scrittore pieno di rimandi e di sottili allusioni. Il sipario si apre su una scena futurista che rende subito evidente lo strano personaggio che emerge dalle atmosfere irrazionali dell’uomo di Girgenti, pronto a mettere in discussione, a inquadrare gli squilibri e quell’intricato mondo di passioni e doveri, di sostanza ed apparenza, che è la famiglia “allargata” in un interno. Commedia morale forse, umoristica e grottesca certo, con un personaggio che affronta l’ipocrisia del mondo senza la maschera di un ruolo sociale, quello di marito, un ruolo di cui si è liberato subito, dichiarando di non volerlo essere.
Ma siamo certi che, dando un’anima a una bislacca marionetta, non si superi il limite, proprio di quel paradosso al quale ci si vuole sottrarre? In altri termini, l’amarezza della commedia, e quindi della sua umanità, non deriva forse dal contrasto tra uomini e burattini? Ma s’è mai visto un più tragico fantoccio del professor Agostino Toti, di questo dolce apostolo dell’assurdo, così liricamente pervaso della sete di stravagante carità?
Pensaci, Giacomino!

Con Marcello Amici

Antonio Anzaldi
Giorgia Battistoni
Chiara Caroletti
Lorenzo d'Agata
Davide De Angelis
Fabio de Horatiis
Francesca Di Meglio
Lucilla di Pasquale
Eleonora Liuti
Tiziana Narciso
Umberto Quadraroli
Anna Varlese
Marco Vincenzetti
Regia di Marcello Amici