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Roma Capitale
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Date: 2014-08-06

Opening times

Ore 21.30 - In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nella Sala Casella

Held in

Address

Address: Via Flaminia, 118
Zone: Quartiere Pinciano (Roma centro)

Information

intero € 15,00
ridotto € 13,00
gruppi € 10,00
studenti € 5,00

Prenotazioni:
telefono: 06 3202644
e-mail: isolistidelteatro@gmail.com
e-mail: teatronovantuno@gmail.com

Contacts

Description

Festival dell’Eccellenza al Femminile
Compagnia Schegge di Mediterraneo
presenta Galatea Ranzi in Fedra - diritto all’amore
testo originale di Eva Cantarella
regia di Consuelo Basilari
consulenza drammaturgiae testi greci Marco Avogadro
musiche Andrea Nicolini
luci Liliana Iadeluca
editor video ed immagini Angela Di Tomaso
creazione oggetti di scena Paola Ratto
sarta Umberta Burroni
suono Rinaldo Compagnone

Fedra è la moglie in seconde nozze di Teseo, reggente di Atene, che, in prime nozze, ha avuto un figlio, Ippolito. Il giovane, che vive lontano dalla famiglia, quando ritorna a casa richiamato dal padre, incontra per la prima volta la matrigna, scatenando in lei una violenta passione. L’amore per Ippolito, bellissimo, giovane e “selvaggio” nella sua caparbietà e passione per la vita, travolge Fedra fino al suicidio e porta il giovane alla morte.

Galatea Ranzi è l’interprete di Fedra “la luminosa” (questo è il significato del nome), la nuova Fedra, consapevole anche se tormentata, ribelle e determinata nella trasgressione, pronta a sfidare nella ricerca della libertà la condanna morale della famiglia e della società, capace di rompere gli schemi e l'ordine della cultura patriarcale antica. Non c'è predestinazione divina né maledizione genetica in questa nuova Fedra; passione e intelligenza la spingono a trasgredire; il cambiamento è l'esigenza a cui lei risponde con il proprio istinto: bellissima e misteriosa, amata e rispettata, Fedra muore suicidandosi con il veleno, e in questo modo rivendica la libertà di amare e diventa paladina dei diritti e della libertà della donne.
La scrittura qui si fonde con una messa in scena moderna e multimediale che fa riferimento visivo all’atmosfera “noir” del cinema di A. Hitchcock e che colloca l’eroina di Euripide, in una “altra” dimensione immaginaria che si ispira al glamour degli anni sessanta. La messa in scena gioca drammaturgicamente sull’impatto e il coinvolgimento emotivo attraverso la costruzione del processo d’identificazione dello spettatore, con l’uso strumentale delle proiezioni video, grafich emotion e cinematografiche che inducono i meccanismi della suspence, esaltando la forza drammatica e misteriosa della vicenda umana di Fedra. Lo spettacolo si ispira agli scenari del film Phedra che Jules Dassin, negli anni ’50 assistente alla regia dello stesso Hitchcoock, girò nel 1961 con l’attrice Melina Mercuri, e Anthony Perkins nel ruolo di Ippolito.
Lo spettacolo rompe lo schema temporale della storia che tutti conosciamo; la scena si apre quando il fatto è già avvenuto proprio con l’elaborazione di una sequenza cinematografica presa dal film di Dassin: l’incidente di macchina in cui Ippolito muore scomparendo tra i flutti del mare.

Accessibile ai disabili