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Date: 2016-05-01

Held in

Address

Address: Viale Pietro De Coubertin, 30
Zone: Quartiere Parioli (Roma nord)

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Telephone: 0039 06 80241281

Description

Si Canta Maggio torna ad animare l’Auditorium Parco della Musica con centinaia di musicisti provenienti da tutte le regioni italiane per festeggiare i 70 anni della Repubblica. Una giornata di grande festa popolare per celebrare il diritto al lavoro con concerti, animazioni musicali per bambini, mostra strumenti e mercati in tutti gli spazi dell’Auditorium. Alle ore 11 in Sala Sinopoli Ambrogio Sparagna presenta All'Italia, spettacolo che chiude il ciclo dedicato alla storia del canto sociale italiano che Sparagna ha realizzato in questi anni con progetti originali dedicati, il primo, ai 150 anni dell’Unità nazionale, il secondo ai canti della Prima guerra mondiale (Le trincee del cuore) e il terzo (Bella ciao) alla Resistenza. All'Italia racconta i movimenti della mente e del cuore di quegli uomini semplici che cercarono conforto alla disumanità della guerra e al desiderio di libertà attraverso la voce e la forza della poesia cantata. In programma canti sociali che attraversano la storia nazionale, a partire dai primi anni dell’800 con i movimenti insurrezionali legati alla costituzione dello Stato nazionale fino alla seconda metà del Novecento, segnata dalle lotte per l’assegnazione delle terre ai contadini. Nello spettacolo trovano posto tanti dialetti, tante voci ed espressioni musicali popolari che hanno così intimamente caratterizzato la nostra storia nazionale. Dai primi esempi di canto giacobino ai canti dell’epopea garibaldina, a quelli che manifestano un forte malumore popolare per il nuovo Stato. Negli anni della Prima guerra mondiale gli italiani riconobbero se stessi nell'orrore e nella fiera e povera umanità delle trincee, dove per la prima volta si mescolarono dialetti, storie e sensibilità. Dai dispacci e dai canti, i soldati impararono l’italiano, lingua fino ad allora conosciuta e praticata solo da una ristretta parte della popolazione del Regno. Dal volto
del vicino impararono la disumanità della guerra, la crisi della modernità e la forza della pietà e della fraternità più vera. Negli anni della Resistenza gli italiani riconobbero finalmente se stessi nell'orrore dell’occupazione e nella fiera umanità della guerra partigiana. Per la prima volta nella storia italiana si mescolarono classi sociali, storie e dialetti nel desiderio di costruire un Paese libero e democratico e si formò quella coscienza nazionale tanto sospirata.