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You are in: Home » Events and shows » Exhibitions » Roma Anni Trenta. La Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’Arte 1931 - 1935 - 1939
Date: from 2016-03-24 to 2016-12-04

Opening times

Dal 24 marzo al 30 ottobre 2016 (prorogata al 4 dicembre 2016)
Da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
Chiuso lunedì e 1 maggio

La biglietteria chiude mezz'ora prima

N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli     Avvisi

Held in

Addresses

Address: Via Francesco Crispi, 24
Zone: Rione Campo Marzio (P.Spagna-P.Popolo-Pincio) (Roma centro)
Disabled access: Via Zucchelli, 7
Zone: Rione Colonna (Pantheon-Montecitorio-Barberini) (Roma centro)
E’ necessario richiedere l’apertura dell’accesso disabili, citofonando in via Crispi, 24 oppure telefonando ai numeri della Galleria: 06 4742848; 06 4742909

Information

Intero: € 7,50
 Ridotto: € 6,50
 Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza):
 - intero: € 6,50
- ridotto: € 5,50

Gratuità e riduzioni

Convenzioni

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Prenotazioni

Tel. +39 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)

Contacts

Description

La mostra è dedicata alle opere acquistate dal Governatorato di Roma alle prime edizioni delle Quadriennali d’Arte (1931-1935-1939), importanti manifestazioni espositive, destinate a rappresentare l’arte italiana contemporanea nelle sue diverse tendenze.

#RomaAnniTrenta

La mostra è promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura della Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con la Fondazione La Quadriennale di Roma e con l’Istituto Luce-Cinecittà.

La Quadriennale nasceva in un vasto piano di riordino e razionalizzazione delle iniziative a carattere espositivo sul territorio nazionale. L’idea era accentrare le forze più rappresentative dell’arte italiana in un’unica grande esposizione di raccordo tra le mostre provinciali e regionali, organizzate dai sindacati artistici, e l’appuntamento internazionale della Biennale veneziana. La Quadriennale doveva diventare la più importante manifestazione artistica a livello nazionale, collegata a una pianificazione di incentivi per gli espositori. Le prime tre edizioni del 1931, 1935, 1939 sono esemplari a questo riguardo e coincisero con il momento di grande attenzione che il regime riservò al lavoro degli artisti e alla funzione dell’arte come affermazione del primato italiano di civiltà e supremazia. Lo svolgimento delle manifestazioni e la perfetta e serrata organizzazione di un sistema di comitati e di giurie, di inviti e premi, di regolamenti e di eventi inaugurali, che nella figura di Cipriano Efisio Oppo trovarono un intelligente stratega, rappresentò un elemento non secondario della promozione delle arti voluta dal regime, un’occasione e un’importante vetrina per le arti figurative a livello nazionale. L’intervento economico del governo nella loro realizzazione coincideva con l’importanza che la capitale, nelle intenzioni di Mussolini, veniva ad assumere, non solo come centro politico amministrativo, ma anche culturale e artistico, dell’intera nazione. Era inteso che la Galleria di opere moderne, inaugurata nel 1925 in Palazzo Caffarelli e ribattezzata nel 1931 Galleria Mussolini, rappresentasse il fiore all’occhiello anche del Governatorato che volle promuovere, per lo più proprio presso le Quadriennali, un’intensa campagna di acquisti che nel giro di pochi anni superò le trecento acquisizioni.

Le circa 120 opere selezionate nel patrimonio della raccolta capitolina presentano un quadro il più possibile fedele al carattere delle prime Quadriennali e, con esse, delle tendenze presenti nell’arte italiana degli anni Trenta. Nel percorso della mostra, accanto alle opere sono di fondamentale importanza i documenti storici e le immagini provenienti dalla Fondazione La Quadriennale di Roma e dall’Istituto Luce-Cinecittà, partner imprescindibili di questa esposizione e custodi di un eccezionale patrimonio documentario, fotografico e filmico, che restituisce il carattere e l’importanza di quegli eventi, insieme ad uno spaccato della quotidianità di quel decennio. Cataloghi, rassegne stampa, lettere e documenti, insieme a filmati originali e ad una videoinstallazione di Roland Sejko realizzata per questa occasione offrono al pubblico ulteriori chiavi di lettura di un periodo estremamente ricco e complesso in cui anche le trasformazioni urbanistiche e l’architettura svolsero una fondamentale funzione di educazione e di indirizzo al consenso.

L’allestimento delle opere non rispetta una sequenza cronologica ma individua temi significativi come quelli che di fatto emergevano dalle manifestazioni: i grandi maestri e le nuove generazioni; i futuristi; gli italiani a Parigi, la mostra postuma di Scipione, il tonalismo e la scuola romana, la grande scultura, il novecento e le scuole regionali. Accanto ai capolavori già noti della collezione vengono presentate, secondo il principio di rotazione che guida la programmazione della Galleria d’Arte Moderna, opere finora mai esposte.
Accanto a Felice Casorati, Mario Sironi, Felice Carena, Scipione, Mario Mafai, Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi, ma anche, Renato Guttuso, Enrico Prampolini, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Gino Severini – per citare alcuni dei protagonisti della cultura figurativa degli anni Trenta, presenti nella collezione con opere ritenute capisaldi dell’arte italiana del Novecento e già note al pubblico romano – figurano dipinti finora mai esposti come Tribunale tigrino di Domenico Belli, autore della generazione futurista presente alla III Quadriennale del 1939, o nella sezione del Novecento, gli encausti di Salietti o Le spose dei Marinai di Massimo Campigli, manifesto della sua originale poetica presentato alla II Quadriennale del 1935. Per la scultura i capolavori di Arturo Martini, Il pastore e di Marino Marini La bagnante, entrambi primi premi alle manifestazioni del 1931 e del 1935. Lungo tutto il periodo della mostra, inoltre, saranno proposti focus su opere particolarmente significative della raccolta.
Un programma di visite guidate e di incontri su argomenti legati alla vita culturale degli anni Trenta a Roma accompagna la mostra nei primi mesi per riprendere dopo l’estate con successive iniziative.
La conclusione della mostra coinciderà con l’apertura della 16a Quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni da ottobre 2016 a gennaio 2017, in un ideale passaggio di testimone tra passato e presente.

Hanno curato la mostra:
per la Galleria d’Arte Moderna: Arianna Angelelli, Maria Catalano, Federica Pirani, Gloria Raimondi;
per la Fondazione La Quadriennale: Assunta Porciani; Alessandro Sandorfi
per l’Istituto Luce-Cinecittà: Maria Gabriella Macchiarulo; Roland Sejko

RASSEGNA STAMPA

“Il Giornale dell’Arte” 21 marzo 2016    Le Quadriennali alla Gam di Roma di Guglielmo Gigliotti

“Artemagazine” 23 marzo 2016    Le Quadriennali degli anni Trenta in mostra alla GAM di Roma

“Artribune” 23 marzo 2016    Roma Anni Trenta. La Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’Arte Nazionale 1931-1935-1939

“Roma d@ leggere” 23 marzo 2016    Roma e l’arte italiana degli anni Trenta alla Galleria d’Arte Moderna di Alessandro Morino

“Equilibriarte” 23 marzo 2016    Roma Anni Trenta di Leonardo Basile

“L’Einstein. Il Giornaletto indipendente” 24 marzo 2016    Roma racconta le Quadriennali degli anni Trenta

“Ansa.it” 24 marzo 2016    Roma e gli anni ’30 nell’arte, da Casorati a Mafai

“Arte.Sky.it” 24 marzo 2016    Roma Anni Trenta. La Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’Arte Nazionale 1931-1935-1939

“CNO. Community Network Organization Web TV” 25 marzo 2016    Le prime della Quadriennale alla Gam di Roma in 120 opere: tutta l’arte degli anni ’30 di Grazia Manna

“Interris – Online Iternational Newspaper” 26 marzo 2016    GAM, AL VIA LA MOSTRA “ROMA ANNI TRENTA”. Alla Galleria di Arte Moderna da domani al prossimo 30 ottobre di Milena Castigli

“Il Tempo” 1 aprile 2016    La Roma degli anni Trenta nell’arte delle Quadriennali di Gabriele Simongini

“Quotidiano Arte.it ” 13 aprile 2016    Roma anni Trenta, la Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’arte 1931-1935-1939 di Laura Gigliotti

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