060608


Roma Capitale
Zètema Progetto Cultura
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You are in: Home » Events and shows » Exhibitions » Gli amici di Toti Scialoja e Gabriella Drudi
Date: from 2015-05-21 to 2015-09-06

Opening times

Da martedì a domenica ore 10.30-19.30
Chiuso lunedì

La biglietteria chiude un'ora prima

N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli    Avvisi 

Held in

Address

Address: Via Nizza, 138
Zone: Quartiere Salario (Roma nord)
Si può accedere anche da via Reggio Emilia 54

Information

Ogni prima domenica del mese, ingresso gratuito nei musei del sistema per tutti i residenti a Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che ne attesti la residenza).

MACRO
- Intero: € 13,50
- Ridotto: € 11,50
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza):
- Intero: € 12,50
- Ridotto: € 10,50

MACRO + MACRO Testaccio (valido 7 gg. per 1 solo ingresso a sito)
- Intero: € 14,50
- Ridotto: € 12,50
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza):
- Intero: € 13,50
- Ridotto: € 11,50

Gratuità e riduzioni

Convenzioni

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Tel. +39 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)

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Description

Nell’ambito della mostra    100 Scialoja. Azione e Pensiero vengono presentate una serie di opere della collezione privata di Toti Scialoja e di sua moglie Gabriella Drudi, sempre concesse dalla Fondazione Toti Scialoja di Roma nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita dell'artista.

Si tratta di oltre 70 opere, fra quadri, sculture, disegni e grafiche, che bene  documentano sette decenni di amicizie, rapporti, ricerche in comune maturate in diversi contesti artistici e culturali, lungo un viaggio che da Roma giunge a New York e ritorno.

La collezione è divisa in due sezioni tematiche, con andamento cronologico, partendo da Gli amici italiani, con opere di Afro, Burri, Colla, Corpora, de Pisis, Dorazio, Fontana, Leoncillo, Maccari, Mafai, Mauri, Melotti, Mirko, Morandi, Novelli, Perilli, Rotella, Savinio, Strazza, oltre ai “4 fuori strada”, di cui hanno fatto parte Ciarrocchi, Sadun, Stradone e lo stesso Scialoja, ed altri, con opere tutte da scoprire. Si prosegue con Gli amici dal mondo, con opere di Calder, de Kooning, Gorky, Guston, Marca-Relli, Motherwell, Pepper, Twombly, Rukhin, ecc.

Naturalmente questa raccolta, con cui si ribadisce la scelta metodologica e scientifica di presentare in mostra esclusivamente opere provenienti dalla Fondazione Scialoja e quindi di proprietà dello stesso Toti, non esaurisce il panorama degli artisti con cui furono stabiliti stretti rapporti, mancando ad esempio lavori di Renato Birolli e Corrado Cagli per il contesto italiano e di Mark Rothko per quello americano.

Complessivamente si viene a creare un dialogo sottile e illuminante fra le opere dello stesso Scialoja e quelle dei suoi amici artisti, con una rete di rapporti che offre anche la possibilità di capire meglio tanti snodi, scelte linguistiche e predilezioni dell’artista romano. Partendo dalla seconda metà degli anni Trenta alla fine del suo percorso – anni Novanta – senza dimenticare un cenno sommario alla sua feconda attività di docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con le opere degli allievi storici, della “prima generazione” (cronologicamente la seconda metà anni Cinquanta), con Battaglia, Fioroni e Gardini le cui le opere provengono sempre dalla collezione Scialoja.

Tutti i lavori presentati nelle due predette sezioni, sono messi a confronto/riscontro con alcune opere sperimentali, per così dire, dello stesso Scialoja e con i suoi libri d’artista – Tra le tecniche di Scialoja: indagini e riscontri – in un vero e proprio confronto sulle tecniche della seconda metà del Novecento.
Co-protagonista assoluta della mostra diventa quindi la tecnica dell’artista, con quel suo  particolare piacere per l’utilizzo di materiali, a volte, inconsueti e spesso legati proprio alle sperimentazioni materiche dei suoi amici. In questo modo si viene a realizzare un’osmosi diretta fra opere, tecniche e artisti in mostra, che porta il visitatore ad un rapporto visuale privilegiato, da Scialoja ai suoi amici, lungo circa cinquanta anni di arte nazionale e internazionale riassunto in mostra dalle parole dello stesso artista.

Infatti, grazie alla collaborazione con RAI Direzione Teche verrà proiettata in mostra una trasmissione della RAI interamente dedicata all’artista, dal titolo Autoritratto d’arte contemporanea: Toti Scialoja (1993), di Guidarello Pontani (durata 8’,42’’), dove l’artista spiega appunto la sua tecnica, il suo pensiero, i suoi incontri americani.

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