Date:
from 2015-03-01 to 2015-03-31
Held in
Address
Address:
Viale Pietro De Coubertin, 30
Zone:
Quartiere Parioli (Roma nord)
Information
Ingresso libero Info 06.80241281
Contacts
Telephone:
0039 06 80241281
Web site:
www.auditorium.com/eventi/5876502
Email:
info@musicaperroma.it
Description
Auditorium Parco della Musica - Sound Corner
Anna Cestelli Guidi
presenta
Öyvind Fahlström (1928 - 1976)
Den svåra resan (Il viaggio difficile)
c. 1954
5’25”
Camerata Holmiae, coro misto per 18 voci
Performance registrata in diretta dalla radio nazionale svedese a Fylkingen, Stoccolma, 20 aprile 1972
Courtesy Sveriges Radio (Radio nazionale svedese)
© 2015 Sharon Avery-Fahlström
Sound Corner è un’installazione sonora permanente collocata nello spazio di passaggio tra il foyer della Sala Petrassi e il Teatro Studio: un angolo del suono con una programmazione periodica mensile destinata ad accogliere brani sonori di artisti sempre diversi, proposti di volta in volta da curatori, artisti e istituzioni.
Nel 1949, durante la sua prima visita a Roma, Öyvind Fahlström si innamorò. Della città, della brillante studentessa di studi classici che aveva incontrato all’Università di Stoccolma insieme alla quale era arrivato a Roma per rimanere del tempo tra le rovine antiche e recenti. Lei sarebbe divenuta sua moglie e avrebbe vinto una borsa di studio per vivere e lavorare all’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma. Arrivarono insieme nel gennaio del 1952 e lui avrebbe ampliato la sua vita di scrittore per includere disegni con una nuova penna (il pennarello Cado-flo master). Lui avrebbe anche iniziato a ideare/elaborare il primo manifesto in difesa della poesia concreta. Manifesto poi pubblicato su Odyssé, nr. 2-3 (febbraio), 1954 a Stoccolma.
Seguirono poesie concrete nelle quali Fahlström investigò le strutture architettoniche della pagina stampata. Den Svåra Resan tuttavia, rappresenta il suo amore per la musica e il suo desiderio di comporla, non come musicista, ma come scrittore. La sua partitura in sedici parti per coro di voci miste è costellata di parole svedesi, ma per la maggior parte è suono puro. Questo tipo di performance poetica ha molto in comune con i primi esperimenti di Hausmann e Tzara, ma il suo effetto evoca piuttosto la colonna sonora di un film di fantascienza. Il viaggio difficile: giorni di scomodo viaggio in vagone di seconda classe sul treno da Stoccolma e Roma e lo sforzo di realizzare una vita nell’arte. Sharon Avery-Fahlström
Anna Cestelli Guidi
presenta
Öyvind Fahlström (1928 - 1976)
Den svåra resan (Il viaggio difficile)
c. 1954
5’25”
Camerata Holmiae, coro misto per 18 voci
Performance registrata in diretta dalla radio nazionale svedese a Fylkingen, Stoccolma, 20 aprile 1972
Courtesy Sveriges Radio (Radio nazionale svedese)
© 2015 Sharon Avery-Fahlström
Sound Corner è un’installazione sonora permanente collocata nello spazio di passaggio tra il foyer della Sala Petrassi e il Teatro Studio: un angolo del suono con una programmazione periodica mensile destinata ad accogliere brani sonori di artisti sempre diversi, proposti di volta in volta da curatori, artisti e istituzioni.
Nel 1949, durante la sua prima visita a Roma, Öyvind Fahlström si innamorò. Della città, della brillante studentessa di studi classici che aveva incontrato all’Università di Stoccolma insieme alla quale era arrivato a Roma per rimanere del tempo tra le rovine antiche e recenti. Lei sarebbe divenuta sua moglie e avrebbe vinto una borsa di studio per vivere e lavorare all’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma. Arrivarono insieme nel gennaio del 1952 e lui avrebbe ampliato la sua vita di scrittore per includere disegni con una nuova penna (il pennarello Cado-flo master). Lui avrebbe anche iniziato a ideare/elaborare il primo manifesto in difesa della poesia concreta. Manifesto poi pubblicato su Odyssé, nr. 2-3 (febbraio), 1954 a Stoccolma.
Seguirono poesie concrete nelle quali Fahlström investigò le strutture architettoniche della pagina stampata. Den Svåra Resan tuttavia, rappresenta il suo amore per la musica e il suo desiderio di comporla, non come musicista, ma come scrittore. La sua partitura in sedici parti per coro di voci miste è costellata di parole svedesi, ma per la maggior parte è suono puro. Questo tipo di performance poetica ha molto in comune con i primi esperimenti di Hausmann e Tzara, ma il suo effetto evoca piuttosto la colonna sonora di un film di fantascienza. Il viaggio difficile: giorni di scomodo viaggio in vagone di seconda classe sul treno da Stoccolma e Roma e lo sforzo di realizzare una vita nell’arte. Sharon Avery-Fahlström
Data source:
Auditorium Parco della Musica