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Date: 2015-09-07

Opening times

ore 18.00 caccia alle storie - ore 18.30 documentario - ore 20.00 reading musicale

Information

Ingresso libero

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Description

Ore 18.00 Merenda con CACCIA ALLE STORIE
Le storie popolari, Veronica Milaneschi racconta e reinventa, animandole, le favole della tradizione orale italiana dal ‘500 in poi.
Picirillino: La favola di Picirillino è la dimostrazione che con la propria volontà si può cambiare il destino di una famiglia.
Ore 18.00 Aperitivo
Ore 18.30 Documentario letterario – Capitan Salgari di Marco Serrecchia
Ore 20.00 Reading concerto con Jacopo Venturiero
(libri di scrittori affermati tra cui scegliere per il reading: Marco Peano – L’invenzione della madre, minimum fax 2015)
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Capitan Salgari di Marco Serrecchia
Capitan Salgari racconta Emilio Salgari da un punto di vista finora inesplorato. Racconta gli ultimi venti anni della sua vita, gli anni torinesi. Un periodo floridissimo per il Salgari scrittore, che vide pubblicate alcune delle sue opere più importanti, quelle del cosiddetto «ciclo dei pirati della Malesia», ma nello stesso tempo fu un periodo tragico per il Salgari uomo che, piombato in uno stato di forte malessere, si tolse la vita nei pressi della sua abitazione. Sono gli anni in cui si consuma la parte più emblematica della sua vita, che si trasforma prima lentamente, poi sempre più vorticosamente, nel cliché dello scrittore misero e infelice. Ma com’è arrivato a questa misera fine il più importante romanziere italiano d’avventura?
Nel film si alternano tre «geografie» salgariane, che fanno da diversi piani narrativi lungo un filo conduttore. Ritrova quelle connessioni che legarono Salgari alla sua personale geografia torinese, seguendo i suoi percorsi all’interno della città e recuperando «l’aria» della Torino di fine secolo. Parallelamente ripercorre la geografia fantastica dei suoi romanzi, il suo «monde à part», composto di luoghi esotici, affascinanti e lontani, un atlante che esisteva solo nella sua mente fantasiosa, e che ha accompagnato la giovinezza d’intere generazioni di lettori. Infine, racconta la geografia interiore del Salgari uomo, quella che lo spinse al suicidio, esplorando la sua ultima abitazione di Corso Casale a Torino e ricostruendo i suoi ultimi anni di vita attraverso il suo noto e disperato epistolario.

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