Date:
2015-03-14
Information
One seat:
€2.00
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0039 06 80241281
Web site:
www.auditorium.com/eventi/5877619
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info@musicaperroma.it
Telephone purchase:
199.109.783
Description
Auditorium Parco della Musica - Sala Ospiti
Pierre Lemaitre
con
Antonio D’Orrico
Inibito da genitori che, modesti impiegati, «veneravano la letteratura» (la madre collezionava ossessivamente, fin dal primo numero, tutti i Livres de Poche, la prima e gloriosa collana di tascabili uscita in Francia negli anni Cinquanta), Pierre Lemaître ha passato metà di una vita a insegnare e diffondere la letteratura da autodidatta, senza osare mettere mano alla penna. Poi finalmente, a 56 anni, grazie alla perseveranza della moglie, riesce a pubblicare Irene, primo romanzo di una trilogia poliziesca, incentrata sull’ispettore Camille Verhoeven. È immediatamente consacrato scrittore di polar: ma il genere gli sta stretto, e il suo poliziotto è quanto mai atipico: alto solo un metro e 40, ama sua moglie, non è alcolizzato, non ha nulla dello stereotipo di genere. Poco dopo, Lemaître spiazza il suo pubblico con un romanzo magistrale sulla Grande Guerra, che vince il premio Goncourt 2013. Oggi Pierre Lemaître è uno dei più originali e imprevedibili scrittori contemporanei, tutti i suoi libri sono venduti per il cinema, il “Times” lo ha definito «the new Stieg Larsson», eppure non sembra voler tornare al giallo. Pare abbia annunciato una decina di libri che copriranno i cento anni che vanno dal 1920 al 2020, ispirandosi a Balzac. Lo incontra a Libri come il giornalista e scrittore Antonio D’Orrico.
Pierre Lemaitre
con
Antonio D’Orrico
Inibito da genitori che, modesti impiegati, «veneravano la letteratura» (la madre collezionava ossessivamente, fin dal primo numero, tutti i Livres de Poche, la prima e gloriosa collana di tascabili uscita in Francia negli anni Cinquanta), Pierre Lemaître ha passato metà di una vita a insegnare e diffondere la letteratura da autodidatta, senza osare mettere mano alla penna. Poi finalmente, a 56 anni, grazie alla perseveranza della moglie, riesce a pubblicare Irene, primo romanzo di una trilogia poliziesca, incentrata sull’ispettore Camille Verhoeven. È immediatamente consacrato scrittore di polar: ma il genere gli sta stretto, e il suo poliziotto è quanto mai atipico: alto solo un metro e 40, ama sua moglie, non è alcolizzato, non ha nulla dello stereotipo di genere. Poco dopo, Lemaître spiazza il suo pubblico con un romanzo magistrale sulla Grande Guerra, che vince il premio Goncourt 2013. Oggi Pierre Lemaître è uno dei più originali e imprevedibili scrittori contemporanei, tutti i suoi libri sono venduti per il cinema, il “Times” lo ha definito «the new Stieg Larsson», eppure non sembra voler tornare al giallo. Pare abbia annunciato una decina di libri che copriranno i cento anni che vanno dal 1920 al 2020, ispirandosi a Balzac. Lo incontra a Libri come il giornalista e scrittore Antonio D’Orrico.
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Auditorium Parco della Musica