060608


Roma Capitale
Zètema Progetto Cultura
060608 - Discover and buy tourist services, cultural offers and shows in Rome
You are in: Home » Events and shows » Meetings » L'ossessione per l'antico. Sigmund Freud e Ludwig Pollak tra ebraismo, archeologia e collezionismo
Date: 2019-04-07

Opening times

Domenica 7 aprile 2019 ore 10.00

Held in

Addresses

Address: Piazza di San Pantaleo, 10
Zone: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)
Address: Piazza Navona, 2
Zone: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)

Information

gratuito

tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)

Modalità di partecipazione: Free entrance

Contacts

Telephone: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00; libreria 06 68193002
Email: museodiroma@comune.roma.it ed eventi.aziendali@zetema.it per eventi aziendali privati

Description

Un appuntamento nell’ambito della mostra su Ludwig Pollak in corso al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco e al Museo Ebraico di Roma

La mostra  "Ludwig Pollak collezionista e mercante d'arte (Praga 1868 - Auschwitz 1943)", in corso al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco e al Museo Ebraico di Roma fino al 5 maggio 2019, ha consentito di valorizzare il rapporto duraturo tra il grande archeologo e Sigmund Freud, che con Pollak condivise la passione archeologica, la radice ebraica e la cultura ebraico-tedesca della grande Vienna. I due personaggi si frequentarono sul finire della grande stagione del collezionismo europeo e il loro incontro fu favorito dal comune amico Emmanuel Loewy, altra figura di spicco dell'archeologia del tempo. Pollak incontrò Freud nel corso di due settimane con frequenza quotidiana per riordinare e forse valutare la sua collezione antiquaria, ma il loro scambio si prolungò nel tempo, come testimoniano alcune opere cedute da Pollak a Freud e il regalo, nel 1934, di un libro che Pollak aveva scritto su Goethe, altra comune passione.

Queste importanti affinità sono al centro del convegno L'ossessione per l'antico. Sigmund Freud e Ludwig Pollak tra ebraismo, archeologia e collezionismo, che si terrà nel Salone d’onore del Museo di Roma il 7 aprile 2019, con l’intento di approfondire gli aspetti finora meno studiati della cultura freudiana, in particolare il contributo fornito dalla nascente disciplina archeologica alla formazione della teoria psicoanalitica e l'importanza della stessa archeologia nella vita di Freud. Saranno inoltre affrontati i temi della passione collezionistica, che caratterizzò i decenni a cavallo  tra XIX e XX secolo, e della cultura ebraica di lingua tedesca, che eccelse in molti campi della scienza e dell'arte contemporanea.

Il convegno è promosso e organizzato da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dalla Società Psicoanalitica Italiana e dall'Istituto Italiano di Studi Germanici, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e l'Istituto Polacco di Roma.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

ore 10.00 Saluti Istituzionali

Anna Maria Nicolò, Presidente della Società Psicoanalitica Italiana;
Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma
Roberta Ascarelli, Presidente Istituto Italiano di Studi Germanici
Claudio Parisi Presicce, Direttore dei Musei Capitolini

Interventi

Domenico Chianese, psicoanalista, past-president SPI
"È stata per me una fonte di straordinario ristoro". Freud collezionista.

Roberta Ascarelli, Presidente dell'Istituto Italiano di Studi Germanici
 "Tra Goethe e Freud. Feticismo di un bassorilievo"

Marco Galli, Università di Roma "La Sapienza"
"Great Friends. Loewy e Freud, storia di un'amicizia tra archeologia e psicoanalisi"

David Meghnagi, Ordinario della Società psicoanalitica italiana. Università degli Studi di Roma Tre
Freud, Pollak e la Bildung ebraica

Simone Foresta, Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta
Il senso di Pollak per l'archeologia. La formazione universitaria tra Praga e Vienna

Joanna Winiewicz Wolska, curatrice della Wawel Royal Castle Collection di Cracovia
Il conte Karol Lanckoroński e la sua collezione a Vienna

Presiedono l'incontro Orietta Rossini e Olga Melasecchi, curatrici della mostra.

Keywords