060608


Roma Capitale
Zètema Progetto Cultura
060608 - Discover and buy tourist services, cultural offers and shows in Rome
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Date: 2014-12-08

Opening times

ore 18.00

Held in

Address

Address: Largo Pietro Tacchi Venturi
Zone: Quartiere Appio Latino (Roma sud)
Punto Info Caffarella

Information

ingresso gratuito

Prenotazione consigliata: artistica@pav-it.eu

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Description

Walk show-conversazioni nomadi

I WALK SHOW sono delle passeggiate con performing media: conversazioni nomadi caratterizzate dall’ausilio di smartphone (e tablet) e cuffie collegate ad una radioricevente (whisper radio) che permette di ascoltare le voci dei walking-talking heads e repertori audio predisposti. Protagonisti dell'azione ludico-partecipativa sono gli spettatori-cittadini attivi che si mettono in gioco attraversando uno spazio urbano o qualsiasi altro territorio da esplorare passeggiando. Una strategia dei walk show è quella di attivare “palestre dello sguardo”, per cogliere i dettagli del paesaggio che si attraversa e interpretarli, per input di pensiero laterale, lungo la passeggiata peripatetica.

Si tratta di un format funzionale sia in ambito educativo (per il principio della “porosità pedagogica”), sia urbanistico (per qualificare e dinamizzare la partecipazione degli stakeholder) nel promuovere cittadinanza attiva, secondo la metafora dello sciame intelligente, sia culturale e sociale (per il brainstorming nomade inscritto nei contesti territoriali). Insieme alle voci itineranti si ascolteranno in cuffia paesaggi sonori e insert audio pertinenti, attraverso l'uso degli smartphone che si mixeranno con le voci dei walking-talking heads. Nel walk show “Lo spettacolo della biodiversità” tra i materiali d'ascolto ci saranno degli audioclip relativi la “prosa degli alberi”, una serie di brevi narrazioni in cui le piante dei Parchi romani parleranno di se stesse, dalle loro caratteristiche botaniche alle evocazioni mitologiche. Gli alberi hanno molte cosa da dire. Da sempre fanno parte della vita delle persone e delle comunità. E da sempre hanno significato qualcosa di particolare, con il loro legno, con i loro frutti, con le loro chiome. A volte sono stati protagonisti di storie raccontate e sono entrati anche nell’immaginario di chi legge. Un esempio per tutti è il melo che nelle Langhe piemontesi veniva piantato quando nasceva un bambino e poi tagliato per fare le assi necessarie a costruire il baule del corredo. Parola di Cesare Pavese. Anche gli alberi delle città hanno molto da dire, non fosse altro perché stanno sopravvivendo al cemento che piano piano ha ristretto il loro campo vitale. Ecco perché è bello sentirli parlare e raccontare del loro paese di origine e del loro legno, dei loro frutti, delle loro chiome. Nel walk show tra i materiali d'ascolto ci saranno anche degli audioclip relativi la “danza delle api”.
La danza delle api, sulla base delle ricerche di Von Frisch, rappresenta un esempio emblematico di come un'azione possa produrre un'informazione tale da sollecitare una reazione conseguente e simile, per induzione intelligente. Un linguaggio specifico espresso da un'azione precisa e formale che indica l’avvicinamento al nettare. Se questo non è più distante di 80 metri, le api bottinatrici fanno una danza circolare, eccitando tutte le altre. Se le fonti del nettare sono più lontane si crea una danza scodinzolante (o dell’addome) che tende a dare informazioni su distanza e direzione dell’obiettivo.

Bee, in inglese, significa ape. Giocando con le parole ecco “urbee”, mettendo insieme urbe e bee: ape urbana. Le api della città, meglio ancora le api di Roma, l'Urbe per eccellenza. Non solo, le api a Roma stanno bene (non soffrono l'inquinamento, in parte sotto controllo per la sottrazione di piombo dalle benzine), perché è una città che ha al suo interno ampie aeree verdi, per un paradosso urbanistico che è frutto della sua storia complessa (le vastissime proprietà della Chiesa). Non solo stanno bene le api (lontane da quell'agricoltura nemica che usa i pesticidi) ma questi “insetti sociali” possono contribuire a farci stare tutti meglio, grazie alla loro possibile funzione di monitoraggio ambientale

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Last checked: 2014-10-14 12:55