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Date: 2017-05-22

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Un apprezzato professionista di sicuro avvenire di Giuseppe De Santis (1972, 134’) «Il giovane avvocato Vincenzo Arduini è figlio di un onesto capostazione. Molto ambizioso, sposa Lucia, figlia di un costruttore senza scrupoli, e diventa assessore all’urbanistica. Durante la prima notte di matrimonio scopre di essere impotente. Ma il suocero vuole a tutti costi un nipote e, scartata l’ipotesi di adottare un bambino per non essere messo in ridicolo pubblicamente, Vincenzo convince Lucia a farsi fecondare da un altro uomo» (Marco Grossi). «Nel 1972, per riuscire finalmente a chiudere un progetto, costituisco una società di produzione con lo sceneggiatore Giorgio Salvioni. Un apprezzato professionista di sicuro avvenire è di nuovo un film ispirato a un fatto di cronaca, come mi è accaduto quasi sempre, perché la cronaca mi ha sempre stimolato. Il film è stato bocciato in censura due volte, perché la vicenda di un prete che scopre la dimensione del rapporto sessuale faceva scandalo. Il film è stato massacrato dalla critica…» (De Santis). «Un apprezzato professionista di sicuro avvenire è un film, indubbiamente personale, le cui qualità principali possono facilmente venire scambiate per difetti: gusto dell’ampollosità, del melodramma, enorme sovraccarico di ironia […]; al punto tale che la sceneggiatura, che avrebbe potuto funzionare come l’ispirazione socio-poliziesca di un Damiano Damiani, si trasforma in una gigantesca farsa, un irridente numero da grand-guignol che va letto al di là delle apparenze. […] Situato, malgrado le risonanze della sceneggiatura, nettamente al di fuori della corrente sociopolitica della produzione italiana, Un apprezzato professionista è una favola delirante sull’arrivismo, le ossessioni sessuali, l’impotenza, che Lino Capolicchio, Riccardo Cucciolla, Femi Benussi, Ivo Garrani e Yvonne Sanson interpretano con tutta la dismisura ironica richiesta. Peraltro, il film risulta piuttosto rivelatore di una comunanza di idee e di fattura tra De Santis e il Petri di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto» (Christian Viviani). A SEGUIRE INCONTRO con Lino Capolicchio,  Gordana Miletic De Santis, Marco Grossi, Felice Laudadio, Giuliano Montaldo, Gianfranco Pannone a seguire Nato maestro di Gianna Mazzini (2002, 29’) All’interno della collana Vuoti di memoria, interviste d’archivio a Giuseppe De Santis. Con Edoardo Bruno, Iaia Forte, Marco Grossi, Carlo Lizzani, Gianfranco Pannone, Mario Silvestri. Per gentile concessione di Rai Teche                    

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